Page 123 - Avvocati e Giuristi illuistri Salentini

122 Avvocati e Giuristi illustri salentini

nei territori di Laterza, Ginosa e Taranto, come ri- Bibliografia: n. Vacca, Un patriota sconosciuto di Terra Jo-
sulta da un severo rapporto stilato dall’intendente nica. Francesco Galli, giacobino e carbonaro, in “Voce del
di Taranto Nicola Lucci del 10 agosto 1829, che Popolo”, a. 57, (1940), n. 11; n. Vacca, I rei di stato salen-
tini del 1799, Trani, Vecchi, 1944; g. acquaViVa, a. Fanelli,
gli costò il confino forzato in Avellino da parte Piccola Enciclopedia Tarantina, fasc. 10, Taranto, Editrice
del ministro di polizia del regno. Terminato il suo “Cooperativa 19 luglio”, 1994.
esilio, fece ritorno nel suo paese natale dove vi
morì all’età di 62 anni. Ivan D’Addario

Veduta di Laterza, sec. XVII, tratta da G. B. Pacichelli, Il Regno di Napoli in prospettiva, Napoli, 1703

Gallo Vincenzo (Massafra, 15 maggio 1876 - Ivi, 8 gennaio 1955)

incenzo Gallo va annoverato tra gli avvocati difensive da lui scritte, solo un centinaio furono
Vmassafresi più illustri. Sulla sua tomba si leg- stampate, la cui lettura ancora oggi stupisce per
ge l’epitaffio: «Avvocato scrittore poeta / Illustrò la chiarezza ed ele ganza di stile, per l’impianto
la Patria e la Regione / forse da tutti ancora non procedurale, per la solida dottrina giuridica. Nel
compreso / attende dai posteri / giustizia e ono- campo della giurisprudenza, affidò notevoli ed
re». Spirito poliedrico e multiforme, la sua fama originali contributi a riviste settoriali quali il “Foro
professionale e culturale ha riempito la prima delle Puglie” e il “Foro Salentino”. Coltivò anche
parte del Novecento, travalicando i confini della le discipline storiche e lasciò alla città natale una
pro vincia. Civilista e penalista di grido, fece del- storia di Massafra (Origine e vicende della Città di
la professione una missione e della sua toga un Massafra, Napoli 1914) che, pur tra limiti metodo-
abito deontologico, patrocinando spesso gratuita- logici e imprecisioni, ha il merito di averla sfron-
mente i più poveri. Delle oltre ottocento memorie data delle favole e delle leggende della tradizione