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economica. è stato un uomo libero perché ha sono state seguite dal figlio suo Adolfo e dal ni-
considerato la collaborazione nell’attuazione del- pote Luigi Guacci.
la giustizia non come semplice esercizio di una
professione, ma come dovere altissimo da far si Bibliografia: aa. VV., Testimonianze a Giovanni Guacci, in
“Il Meridionale politico indipendente”, X, nn. 1-2, Brindisi
che la vita sociale si svolgesse sotto il segno della 4-11 gennaio 1964, pp. 3-4.
uguaglianza, della proposizione, della verità...».
Le orme di Giovanni Guacci in campo forense Mario De Marco
Guglielmi Atlante (Galatina, 20 gennaio 1889 - Lecce, 15 gennaio 1965)
tlante Guglielmi, di Luigi, nacque a Galatina
Ail 20 gennaio 1889 e morì a Lecce il 15 gen-
naio 1965. Di intelletto assai sveglio e precoce,
sin da adolescente eccelse negli studi, inclinando
soprattutto per le materie classiche, latino e gre-
co, sicché conseguì la licenza liceale senza esami
e con dispensa dalle tasse, riportando in quasi
tutte le materie il massimo dei voti.
Frequentò l’Università di Napoli essendosi iscrit-
to alla facoltà di giurisprudenza, e predilesse il di-
ritto romano e il diritto civile. Essendosi laureato
brillantemente, il 18 maggio 1912 fu iscritto all’al-
bo professionale degli avvocati del foro di Lec-
ce, dove ebbe il proprio studio nella via Gaetano
Brunetti, n. 1.
«Egli – disse l’avv. Pietro Lecciso, presidente
dell’Ordine forense di Lecce –, sentiva il diritto
non tanto nel suo significato di comando quanto
in quello di proportio, di ordine civile e sociale,
che regola la propria e l’altrui condotta (cuique
tribuere suum): e alla scienza del Diritto si accostò
ad esigenza dello spirito, intendendola quasi un
completamento necessario dell’agire, uno studio gradi e fu maestro venerabile nel 1926, anno in
imprescindibile dell’agire, qualche cosa senza di cui il fascismo mise al bando la massoneria. Ma
cui l’agire giuridico non sarebbe quello che è nel egli, clandestinamente, presso la farmacia del fra-
suo essere profondo, secondo una sottile enun- tello germano Gaetano, in piazza Sant’Oronzo,
ciazione data in recenti scritti di grande rilievo». continuò ad organizzare gli incontri libero-mura-
Ben presto Atlante Guglielmi emerse nell’am- tori e fu tra i ricostruttori della sua loggia nell’im-
bito del foro leccese «per dottrina, rigore, metodo mediato secondo dopoguerra, ossia nel 1944.
e diligenza nel seguire le cause, e se la contro- Nel dicembre del 1943 egli fu nominato com-
versia civile presentava aspetti penalistici, dimo- missario del Sindacato forense.
strava anche in tale campo il suo indiscusso valo- «Nella sua coscienza democratica comprese il mo-
re. Spirito autenticamente democratico, rivendicò tivo di quella nomina, sicché domandò al prefetto
sempre l’indipendenza e l’autonomia delle civi- l’autorizzazione a convocare i collegi professionali,
li libertà di fronte ad una Magistratura sovrana, per procedere alla elezione dei propri rappresen-
contro ogni tentativo di statizzazione». tanti. E così avvenne, sicché l’Ordine forense ebbe
Atlante Guglielmi, pochi lo sanno, o fanno fin- i suoi organismi costituiti per libera scelta, e Atlante
ta di non saperlo, fu massone di primo piano. Guglielmi fu il primo degli eletti. Successivamente
Egli, infatti, venne iniziato dalla loggia “Liberi e venne confermato per ogni biennio nell’incarico di
Coscienti” di Lecce nel 1921, raggiunse i più alti componente del Consiglio forense di Lecce, sino a