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Carraresi e Ventura, imputati di aver determinato sostenitore in Terra Jonica fin dal novembre 1920
la distruzione di circa 9000 quintali di mitili sotto il e il suo impegno gli valse la presidenza del fascio
pretesto di moria per portare in Puglia i mitili di La in occasione del III Congresso nazionale fascista
Spezia a prezzi più alti. tenutosi a Roma nel novembre 1921.
Oltre alla professione forense, Imperatrice A causa di beghe interne e di attacchi rivolti
svolse una intensa attività pubblica come uomo alla sua persona, il 1 giugno del 1922 scelse di
politico, scrittore, polemista e giornalista collabo- transitare nelle file dei nazionalisti. Convertitosi
rando con le testate “Voce del Popolo”, “Il Salen- al cattolicesimo, collaborò con monsignor Ber-
to”, “Il Mattino”, “La Tribuna”, “Il Popolo di Roma”, nardi alla organizzazione del 1° Congresso eucari-
“L’Avvenire d’Italia”, “Il Giornale d’Italia”. Quale stico tenutosi dal 2 al 9 maggio 1937, nel corso del
segretario e poi presidente dell’associazione della quale allestì una “Mostra di Arte Sacra Jonica” che
“Croce Rossa”, fin da giovanissimo si rese promo- incontrò la viva approvazione della stampa nazio-
tore dei comitati cittadini per il sostegno ai terre- nale.
motati calabresi, vittime dei due terremoti che ave- Nel 1950 donò all’Archivio di Stato di Taranto
vano provato quella regione nel 1905 e nel 1907. parte del suo archivio personale costituito da una
Aderente alla massoneria del “Grande Orien- serie di manoscritti, dattiloscritti, giornali, lettere
te d’Italia” e poi (dopo la scissione del 1907) a e foto, confluite nel fondo privato intestato a suo
quella di “Piazza del Gesù”, nel 1913 fondò e di- nome. La Società di storia patria per la Puglia –
resse “La Libera Parola”, organo del partito Pro della quale Imperatrice fu socio e sostenitore del-
Taranto, lavorando al fianco del parlamentare Fe- la sezione tarantina – ha celebrato il suo ricordo
derico di Palma (scomparso nell’aprile del 1916 il 21 aprile 2006.
per una polmonite doppia contratta sul fronte del
Cadore) con il quale aveva auspicato l’entrata in Bibliografia: P. impeRatRice, Comparse giudiziarie e memorie
guerra dell’Italia. Chiamato alle armi con il grado difensive per il Comune di Taranto contro l’Azienda dema-
niale Mar Piccolo (1932-1933), in Archivio di Stato di Ta-
di sottotenente dell’esercito, Imperatrice fu invia- ranto (1907-1933), Fondo Imperatrice, b. 6; iD., Memorie e
to sul Carso dove fu ferito gravemente durante note difensive varie a stampa, in Archivio di Stato di Taranto
un’azione di guerra a Korite il 23 maggio 1916. (1907-1933), ivi, b. 7; S. tReVisani, Pasquale Imperatrice, me-
Guarito da una lunga convalescenza, nel marzo tamorfosi di uno storico, in “Corriere del giorno”, 26 aprile
2006; O. sapio, Prezioso l’archivio donato alla città. Il suo
1919 fondò la sezione tarantina dell’Associazione “fondo” contiene importanti documenti, ivi; iD., L’Archivio
mutilati ed invalidi di guerra e un mese dopo Privato Pasquale Imperatrice conservato nell’Archivio di Sta-
quella dei combattenti. Istituì anche l’Università to di Taranto, in M. speDicato (a cura di), Archivi e Storia di
popolare “Nazario Sauro”, le cui lezioni affidate a Terra d’Otranto. Studi in memoria di Michela Doria Pastore,
Galatina, EdiPan, 2007; S. Vinci, Alessandro Criscuolo. Un
persone di spicco della cultura tarantina dell’epo- avvocato tra età liberale e fascismo, Napoli, Esi, 2013.
ca furono raccolte nella rivista “La Fiaccola” da
lui fondata. L’avvento del fascismo lo vide fervido Carlo Petrone
Imperio Tommaso (Mottola, 8 giugno 1921 - Taranto, 25 maggio 2003)
onseguita la maturità classica col 110 su 110 con lode. Già durante
Cmassimo dei voti presso il liceo gli anni universitari manifestò la sua
di Conversano, frequentò la facoltà predilezione per l’arte forense di cui
di giurisprudenza dell’Università di apprese i primi rudimenti frequen-
Roma dove poté formarsi con grandi tando le aule dei tribunali di Taran-
maestri del calibro di Zanobini, De to, Lecce, Bari e Roma, dove ebbe
Marsico e Vassalli. A seguito dell’ar- modo di incontrare i più famosi pe-
mistizio si trasferì presso l’ateneo ba- nalisti del tempo, tra i quali predi-
rese dove nel 1944 conseguì la lau- lesse l’avvocato romagnolo Genuzio
rea in giurisprudenza discutendo la Bentini, del quale raccolse tutti i suoi
tesi in diritto penale con il prof. Aldo scritti da lui doviziosamente annotati
Moro e conseguendo la votazione di che costituirono il suo vademecum