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Incalzi Leonardantonio (Ostuni, 4 giugno 1818 - Ivi, 31 gennaio 1861)
eonardantonio Incalzi nacque ad Ostuni dal
Lnotaio Giuseppe Domenico Incalzi e da Maria
Concetta Specchia e sposò Giuseppa Ayroldi.
Esercitò la professione di avvocato, ma fu an-
che professore di letteratura italiana.
Negli anni Quaranta dell’Ottocento ebbe un
ruolo attivo nella vita politica della città natìa, con-
correndo alle cariche di giudice conciliatore nel
1845 con Onofrio Tanzarella e Giacomo Trinchera,
e di secondo eletto nel 1849 con Luigi Trinchera e
Paolo Tanzarella.
Nel 1848 diede vita all’Accademia dei Giova-
ni, riunendo coetanei zelanti e di buona famiglia, Ostuni in una stampa ottocentesca
parte dei quali nel 1860 costituirono il governo
provvisorio di Ostuni. Il sodalizio aveva fra le sue e Il ritorno delle figlie del generale Rannaponte di
finalità dichiarate lo scopo innocuo di allontanare Francia (Drammi, Lecce, Tipografia di Gaetano
i giovani dal vizio e dall’ozio ma, in realtà, rap- Campanella, 1885).
presentava una delle tante cellule nate in quel
momento storico per “organizzare” il dissenso nei Bibliografia: g. l’abbate, a cura di, Archivi per la storia di
confronti dei Borboni. Ostuni, Martina Franca, Edizioni pugliesi, 1995, pp. 511,
555-556; a. minna, a cura di, Scrittori ostunesi: repertorio
Non a caso, l’avv. Incalzi venne più volte in- bio-bibliografico e catalogo della Biblioteca Trinchera, Mar-
carcerato a Lecce per reati politici e durante uno tina Franca, Edizioni pugliesi, 1996, pp. 100-101.
dei periodi di detenzione scrisse due drammi,
pubblicati postumi: Il Giorgione da Castelfranco Gianmichele Pavone
Indirli Mario (Campi Salentina, 19 settembre 1923 - Lecce, 1 ottobre 1999)
i è laureato in giurisprudenza presso l’Univer-
Ssità di Bari nel marzo 1947, e ha appreso l’arte
forense dall’avv. Oronzo Massari.
Già durante il periodo universitario ha fre-
quentato l’ambiente antifascista leccese, che si
serviva di lui come staffetta per l’invio di messag-
gi riservati ai dirigenti dell’antifascismo barese.
Fu tra i fondatori del PSIUP a Lecce nel 1964.
Divenne consigliere comunale nel 1967, da capo-
lista. Nel 1969 passò nelle file del P.C.I. e diven-
ne consigliere comunale alle amministrative del
1970. Fu poi ininterrottamente consigliere comu-
nale del Partito comunista fino al 1985. Fu anche battaglia relativa al piano regolatore della città,
candidato al Senato della Repubblica, riportando che sacrificava servizi sociali, centro storico, zone
un ottimo risultato personale, ma non fu eletto. per l’edilizia economica e popolare a tutto van-
Per molti anni fece parte della segreteria provin- taggio di ben individuati settori di speculazione
ciale della CGIL. urbanistica; facendosi portavoce del profondo
Nell’esercizio della sua funzione di consiglie- turbamento tanto dell’opinione pubblica, quanto
re comunale si è particolarmente distinto per la di associazioni ambientali e culturali, presentò un