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132 Avvocati e Giuristi illustri salentini
esposto al pretore di Lecce, il quale avviò un pro-
cedimento penale a carico dell’allora assessore
all’urbanistica e dei tecnici comunali, disponen-
do, altresì, il sequestro delle tavole.
Ha militato dapprima nel PSI e, nel 1956, fu se-
gretario della federazione del P.S.I. di Lecce, vici-
no a Sandro Pertini, allora vice segretario del par-
tito, con il quale intrattenne una corrispondenza
riguardante i principi ispiratori della attività della
federazione e la centralità della classe lavoratrice
nella lotta politica.
Nel 1979, in occasione del trentennale della Mario Indirli con Giovanni Paolo II
Costituzione, gli fu assegnato dalla Regione il di-
ploma di benemerenza con medaglia commemo- venute inaccettabili, si erano mossi in direzione
rativa in riconoscimento della fedeltà ai principi dell’Arneo dai paesi di Nardò, Copertino, Veglie
dell’antifascismo e alle istituzioni democratiche e, per alcuni giorni, avevano occupato le terre,
nate dalla Resistenza. dividendole e spietrandole. Il ministro degli in-
In ambito professionale, sin dagli esordi, ha terni Scelba dette ordine alle forze di pubblica
occupato, nel panorama del foro leccese, una sicurezza, guidate dal commissario Magrone, di
posizione ben definita, incentrata sulla tutela dei reagire fermamente alle dimostrazioni. Furono
soggetti deboli, in quanto la sua vita lavorativa fu arrestati e processati centinaia di contadini, ma
fortemente influenzata dalle scelte ideologiche. l’Arneo fu inserito nel progetto di riforma della
La partecipazione alle lotte per la riforma agra- legge stralcio. In tale occasione l’avv. Indirli as-
ria alla fine degli anni ’40 e agli inizi degli anni sunse la difesa di questi contadini, insieme agli
’50, l’impegno nel sindacato e quello politico lo avvocati Martino Abatelillo e Mario Marino Gua-
portarono a perseguire nella professione il dise- dalupi, con cui intrattenne una corrispondenza
gno che poneva al centro del rapporto agrario sia privata che professionale.
il contadino produttore, come protagonista del- è stato al fianco dei tabacchicoltori salentini
le trasformazioni. Poiché gli anni ’50, ’60 e ’70 nella battaglia contro le politiche governative de-
sono stati caratterizzati dall’espulsione dalle cam- gli anni ’70, inadeguate e fortemente penalizzanti
pagne di migliaia di famiglie contadine, in osse- del settore, e nell’esercizio delle funzioni di av-
quio all’assunto, rivelatosi fallace, dell’assorbimen- vocato, riuscì ad ottenere, il 1 gennaio 1977, la
to della forza lavoro da parte delle industrie, la scarcerazione di alcuni di loro, arrestati all’alba
battaglia tesa a garantire ai contadini la gestione del 30 dicembre 1976, perché manifestavano con-
dell’azienda in forma individuale attraverso la tro la crisi del tabacco. L’ordine di scarcerazione
proroga legale del contratto di colonia, ha ine- fu firmato dal dott. Cataldo Motta.
vitabilmente posto l’avv. Indirli in una situazione Tra i maggiori esperti della materia agraria e
dissonante rispetto alla giurisprudenza prevalen- del lavoro, era al contempo, un ottimo civilista.
te, sia leccese che romana. Nonostante gli fosse La sua opinione veniva richiesta ed ascoltata du-
ben chiara l’inadeguatezza della legge del 1982, rante i processi di formazione legislativa nelle
di conversione dei contratti di colonia in contratti materie di sua più stretta competenza.
di affitto, si adoperò a sfruttarne ogni margine Il suo impegno politico lo ha portato più volte
che la stessa offriva per far ottenere ai contadini il nelle aule penali, che non frequentava di buon
miglior risultato possibile, affrontando con tena- grado: tuttavia, anche lì seppe svolgere in modo
cia il duro conflitto giudiziario, riflesso di quello efficace il mandato, confrontandosi con i più ac-
più ampio, sociale e politico, che caratterizzava creditati colleghi penalisti.
il tessuto salentino, sopportando le sconfitte con In sostanza, la sua vita professionale e la sua
serenità ed esercitando una paziente resistenza vita politica si sono intrecciate in modo indisso-
per affermare i valori in cui credeva. lubile, al punto che la prima è apparsa a volte lo
è stato difensore dei contadini dell’Arneo tra strumento attraverso cui egli ha cercato di dare at-
il dicembre del 1949 e il dicembre 1953: era ac- tuazione concreta ai valori ispiratori della seconda.
caduto che un movimento di due-tremila conta- Accanto all’impegno in materia agraria, che
dini, esasperati dalle condizioni di vita ormai di- lo ha visto protagonista indiscusso se pur quasi