Page 101 - Avvocati e Giuristi illuistri Salentini
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100 Avvocati e Giuristi illustri salentini
De Simone Luigi Giuseppe (Lecce, 8 settembre 1835 - Arnesano, 29 agosto 1902)
iurista autorevole e studioso di altissimo ri-
Ggore, in relazione con studiosi di ogni di-
sciplina, affermatosi negli anni del periodo post-
unitario, allorquando nelle varie regioni italiane
vi fu tutto un pullulare di studi patrii e di an-
tiquaria, finalizzato alla conoscenza della civiltà
specifica di ciascun territorio.
I suoi genitori (l’avv. Nicola De Simone di Tra-
ni, e la gentildonna Raffaella Musci di Lecce) lo
misero a studiare nel convitto dei padri gesuiti
dove confluiva la migliore gioventù di Lecce e
provincia, ovviamente sorvegliata dagli occhiu-
ti padri ignaziani i quali, per distrarre gli umori
patriottici e liberali degli allievi dal contagio del
fervore politico risorgimentale, ne assecondava-
no le tendenze poetiche, spronandoli a compor-
re canzoni e sonetti che venivano puntualmente
declamati nelle accademie di fine anno. Pietro
Palumbo (Lecce Vecchia, n. ed. Lecce 1975, pp.
67, 84, 353) ha evocato il clima di quei tempi e le
accademie poetiche cui avevano partecipato egli
stesso, Enrico Mastracchi, Gioacchino Stampac-
chia, Cosimo De Giorgi, Leonida Flascassovitti e
appunto il giudice Luigi Giuseppe De Simone. Il
quale, ovviamente, mentre vi compiva gli studi
umanistici e iniziava quelli giuridici, si faceva le
ossa di severo erudito e storiografo, collaborando De Simone, infatti, aveva seguito i corsi uni-
ai più importanti periodici napoletani “Poliorama versitari di giurisprudenza all’Università di Napo-
Pittoresco” e “l’Italia” oltre a quelli leccesi tra cui li, e vi si era laureato in utroque jure il 16 maggio
“Il Filosofo Barba-bianca”, di cui fu anche co- 1860, proprio mentre Garibaldi occupava vitto-
fondatore, pubblicando scritti su Domenico De riosamente Calatafimi. A Lecce fu tra i promotori
Angelis, sulla fiera di S. Giacomo nel ’400, sulle dell’Ateneo di scienze legali “Filippo Briganti”,
accademie neretine, su Matteo da Lecce, sul Duca nel quale insegnò procedura civile per il bien-
d’Atene, ecc. nio 1869-1871, fino a che l’ateneo non chiuse per
Già con questi primi studi giovanili il De Simo- mancanza di alunni.
ne approfondiva e sottoponeva a verifica e a con- Tre anni dopo la laurea partecipò al concorso
trolli rigorosi cronache e fonti, locali e non, false, in magistratura ed ottenne la nomina a giudice di
favolose, e di dubbia attendibilità, riesaminando tribunale il 13 maggio 1863. Svolse le funzioni di
personaggi e problemi di carattere regionale, ma magistrato nelle sedi giudiziarie di Trani, Napoli,
collegandoli alla storiografia nazionale, e al conte- Isernia, Taranto, Lecce, Cagliari, L’Aquila, Messi-
sto della storia generale, riordinando, allargando, na. Fu inoltre presidente del Tribunale di com-
smascherando un quadro tradizionale di appros- mercio di Bari e presidente di sezione di Corte
simazione storica, privo di supporti bibliografici e d’Appello a Trani.
archivistici, e soprattutto di credito scientifico fuo- Improntò la propria attività professionale all’ono-
ri da Lecce e dal Salento. Prima di affrontare le re personale e al più alto senso dello Stato, ma
vastissime benemerenze culturali del De Simone la separò nettamente dalla sua passione per l’an-
studioso, è d’obbligo tracciare il suo profilo pro- tiquaria e per gli studi eruditi sull’amato Salento.
fessionale di giurista e magistrato che gli dà titolo Fu, infatti, come ha scritto il Palumbo «magistrato
a essere compreso in questo dizionario. esemplare per purezza di vita ed onestà di pro-