Page 105 - Avvocati e Giuristi illuistri Salentini
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104    Avvocati e Giuristi illustri salentini



                    Ferrari Jacopo Antonio (Lecce, 24 luglio 1507 - Ivi, 1587)




                       e è vero che esiste una tradizione di uomini
                    Sdi legge “prestati” alla storia, di certo Jacopo
                    Antonio Ferrari ne è uno degli antesignani. Fra i
                    protagonisti del rinascimento salentino con la sua
                    produzione  storico  letteraria,  la  sua  fama  resta
                    legata all’Apologia paradossica della città di Lec-
                    ce... nella quale si dimostra chiaramente la prece-
                    denza che dee avere l’antichissima e fedelissima
                    città di Lecce ne’ Parlamenti Generali del Regno
                    che molto stimata dai dotti, letta e conosciuta da
                    molti, circolò in copie manoscritte fino al 1707
                    anno in cui il Mazzei, successo a Pietro Micheli e
                    nuovo editore del nuovo secolo, decise di met-
                    terla a stampa perché fosse ancor più diffusa e
                    meglio apprezzata.
                       Jacopo Antonio Ferrari era nato a Lecce il 24
                    luglio 1507 e nella sua città morì, ad ottanta anni
                    precisi di età, nel 1587. Alla carriera fortunata ed
                    all’indole  avventurosa  che  lo  aveva  condotto  a
                    viaggiare  molto  in  Italia  ed  Europa,  confessava
                    egli stesso che si opponeva un influsso negativo
                    degli astri sulla vita privata. «La mia continuata,
                    da che io nacqui, disgrazia» scrive a proposito dei
                    lutti che lo avevano lasciato unico sopravvissuto
                    della  sua  famiglia,  e  bisogna  dare  atto  del  suo
                    carattere forte e paziente se riuscì a non farsi so-
                    praffare dalle avversità.                             incarichi di grande delicatezza ed alta responsabi-
                       Ad una educazione tutta salentina fece seguito     lità. Ma oltre la giurisprudenza, le sue esperienze
                    una  robusta  formazione  universitaria  nella  doc-  culturali furono varie, prediligendo innanzi tutto
                    ta  per  eccellenza,  Bologna,  in  controtendenza    la storia, insieme alla letteratura ed alla poesia. Fu
                    rispetto alla maggioranza dei giovani che predili-    poi “Auditore delle due Provincie di Calabria” e
                    gevano la capitale del Regno, Napoli. Ed a Bolo-      successivamente “Auditore del campo” di Ferdi-
                    gna, a lezione dai più insigni maestri del tempo,     nando Alarcon y Mendoza, incarichi che ne mise-
                    conseguì la laurea, secondo quanto riportato da       ro in luce le doti di «senno, prudenza e inalterabil
                    Domenico De Angelis nella sua biografia, «l’anno      giustizia» che ne distinguevano il carattere.
                    1527, al puntual giorno ed ora, che io compiva           Dell’Apologia  non  è  il  caso  qui  di  dire  mol-
                    il vigesimo primo anno della natività mia», come      to, poiché si tratta sì di una allegazione giuridi-
                    aveva  precisato  prima,  «nella  Gran  Madre  degli   ca  costruita  con  straordinaria  perizia  tecnica  e
                    Studi», Bologna appunto. è ormai acquisito come       basata  su  conoscenze  storico-erudite  corpose  e
                    luogo comune il fatto che seguì il famoso Ippoli-     sconfinate; ma – questo è il suo limite – la trat-
                    to Marsili (1450 - 1529), anche se il maestro, negli   tazione attinge a piene mani all’antiquaria loca-
                    ultimi anni di vita, a causa di gravi problemi di     le, sconfinando spesso nel favoloso, affidandosi
                    salute, non fu assiduo nell’insegnamento, e ciò       più  alle  testimonianze  degli  autori  classici  che
                    sarebbe in contrasto con la tradizione: ma nulla      dei documenti. Trattandosi poi, meglio, di quello
                    esclude che ne sia stato allievo negli anni pre-      che noi oggi chiameremmo un dossier mirato alla
                    cedenti. Questa solida preparazione e la somma        dimostrazione di una tesi, piuttosto che di una
                    competenza giuridica fecero sì che il ritorno nel     vera e propria storia, l’elaborato risulta essere un
                    Regno fosse accompagnato da larga fama e che          ibrido, a metà strada fra i due generi, sicuramen-
                    egli fosse consultato frequentemente ed ottenesse     te imperfetto in entrambi. è nota l’origine della
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