Page 13 - Avvocati e Giuristi illuistri Salentini
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12     Avvocati e Giuristi illustri salentini


                       L’avvocato Martino Abatelillo fu anche membro
                    del “Consorzio universitario salentino” e accolse
                    l’istituzione nel 1960 dell’Università di Lecce de-
                    finendola “conquista storica” per la promozione
                    sociale e culturale del Salento.
                       A coronamento di una vita spesa nell’impe-
                    gno sociale e politico per lo sviluppo del terri-
                    torio salentino, gli fu conferito il riconoscimento
                    di “pioniere del socialismo salentino”, che rice-
                    vette dalle mani dell’onorevole De Martino, al-
                    lora segretario nazionale del P.S.I., il 29 maggio
                    del 1971. Si spense il 18 novembre dello stesso
                    anno.
                       Nel 1998, la città di Taviano ha intitolato la bi-
                    blioteca comunale all’avvocato Martino Abatelillo.

                    Bibliografia: M. AbAtelillo, Storie di contadini, II ed., Lecce,
                    Argo, 1999; M. NAssisi, Profilo storico di Martino Abatelillo,
                    in M. AbAtelillo, Storie di contadini, cit.


                                  Claudia Costantino, Romano Macrì        Martino Abatelillo con l’on. De Martino





                    Abati Vincenzo (San Cassiano, 30 settembre 1810 - Lecce, 16 giugno 1892)




                       plendida figura del risorgimento salentino, nac-
                    Sque il 30 settembre 1810 a San Cassiano, da
                    Giandonato (1788-1848) e da Pasqualina Martano
                    (1794-1880), che generarono pure Rosa, Luisa, Ga-
                    briella, Anna e Francesca Maria. Compiuti gli stu-
                    di primari e secondari tra San Cassiano e Maglie,
                    a  Napoli  si  scrisse  alla  facoltà  di  giurisprudenza
                    conseguendo  brillantemente  la  laurea  nel  1838.
                    Appartenente ad una nobile famiglia marchesale,
                    Vincenzo Abati durante il suo soggiorno nella ca-
                    pitale partenopea entrò in contatto con tanti suoi
                    conterranei e con gli spiriti più eletti del tempo
                    suo che ivi si infervoravano per le idee di libertà,
                    ferocemente avversate dall’assolutismo borbonico.
                       Al pari di tanti altri liberali, Vincenzo Abati fu
                    monarchico-costituzionale  e  sperava,  pertanto,
                    che la monarchia borbonica concedesse la Costi-
                    tuzione ma, come si sa, le cose andarono diver-
                    samente, e falliti i moti del 1820-21 e del 1830-31
                    il Nostro, amico di Giuseppe Libertini, Salvatore
                    Pontari e di Gaetano Brunetti, di cui sposò la so-
                    rella Clelia generando l’unica figlia Virginia, nel
                    1847, presentato da Epaminonda Valentino e da         ne Italia” leccese altri patrioti, ossia: Fortunato Gal-
                    Salvatore Pontari aderì alla “Giovane Italia”.        lucci, Vincenzo Cepolla, Michele Piccinni, Brizio
                       Nella stessa tornata del 23 febbraio 1847, insie-  Elia e Gaetano Madaro. Presiedeva il circolo maz-
                    me a Vincenzo Abati furono accettati nella “Giova-    ziniano Giuseppe Libertini, intimo del Mazzini.
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