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Certificato di battesimo di Domenico Vincenzo Acclavio
ta. Grazie allo zelo dimostrato nello svolgimento aveva incontrato in Provincia: il suo giudizio ne-
di tale incarico, nel 1811 Acclavio fu nominato gativo sul Concordato gli costò il trasferimento
intendente della provincia di Terra d’Otranto su all’Intendenza della Basilicata dove rifiutò di re-
precisa scelta di Giuseppe Zurlo che aveva rav- carvisi, preferendo rientrare nelle fila della ma-
visato la necessità di inviare in quella provincia gistratura ed accettare la funzione di presidente
uno fra i più autorevoli funzionari del Regno, pe- della Gran Corte Civile di Trani nel 1819. Dopo la
raltro nativo del luogo, i cui saldi principi e la proclamazione della Costituzione del 1820, l’ot-
ferma volontà avrebbero consentito di porre un tica sovrana di affidare le cariche governative a
freno allo strapotere di cui avevano goduto negli uomini che «per nulla eransi dati alla rivoluzione,
anni precedenti i funzionari dell’Intendenza. Nel e tutti per età già matura, fortuna già compiuta,
corso di ben sette anni di Intendenza, l’Acclavio conoscenza dei maneggi politici ed invecchiate
guidò con mano ferma l’applicazione delle rifor- abitudini piegano alla moderazione e al gover-
me del Decennio francese e quelle della Restau- nare ordinato e tranquillo» (biAnchi, p. 452), con
razione, emanando numerose circolari, istruzioni decreto di S.A.R. il Vicario Generale del 10 di-
e ordinanze rivolte ai sindaci dei comuni della cembre 1820, Acclavio fu designato a succedere
Provincia (che si trovano raccolte nei giornali a Zurlo nel ministero dell’Interno. Ma il magistrato
di Intendenza della provincia di Terra d’Otran- tarantino preferì non accettare tale carica e mante-
to) dalle quali si evince la sua politica protettiva nere la presidenza della Gran Corte Civile di Trani,
del ceto piccolo borghese ed artigiano, partico- attirando su di se le critiche dei liberali napoletani,
larmente sviluppato nel Salento, che suscitò forti tra cui quella di Carlo Troya comparsa nel febbraio
opposizioni da parte dei ceti possidenti. Richiesto del 1821 nelle pagine della Minerva Napolitana.
da Donato Tommasi, ministro di Grazia e Giusti- Durante i moti del 1820-21 Acclavio si limitò ad as-
zia e dei Culti, un parere sul concordato con la S. sumere la presidenza della giunta preparatoria per
Sede del 1818, Acclavio stilò un severo rapporto le elezioni in Terra di Bari per poi essere proposto,
nel quale descrisse la disapprovazione che esso dalla provincia di Lecce, alla carica di consigliere