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16     Avvocati e Giuristi illustri salentini



                    etimologiche  nel  linguaggio  dialettale  taranti-   Bibliografia: s. A. PutignAni, Lettere di Giovanni Antonucci
                    no; Tarantinerie, memorie e tradizioni paesane        a Cosimo Acquaviva (1932-1938), in Studi di storia pugliese
                    (estratto dalla “Rassegna e bollettino di statistica   in onore di Giuseppe Chiarelli, a cura di M. Paone, vol. VII,
                                                                          Galatina, Congedo, 1980; g. AcquAViVA, A. FAnelli, Piccola
                    del Comune di Taranto, settembre-ottobre 1957”);      Enciclopedia Tarantina, f. 1, Taranto, Editrice “Cooperativa
                    Concorso nazionale di poesia religiosa dialettale     19 luglio”, 1994.
                    (Taranto, S.S. Croce, 1976).                                                             Ivan D’Addario





                    Acquaviva Giuseppe (Taranto, 9 marzo 1905 - Ivi, 27 maggio 1991)




                       tudiò  nell’Università  di  Pisa  laureandosi  nel
                    S1927 con una tesi in diritto commerciale dal
                    titolo La deroga al principio della cognizione in
                    materia di contratti tra lontani. Saggio per una
                    nuova  interpretazione  dell’art.  36,  1°  cpv  del
                    Cod.  Commerciale.  Dall’anno  successivo  e  fino
                    al 1949 svolse l’incarico di vice pretore onorario.
                    Nel 1942 fu reggente della Pretura di Acquaviva
                    delle Fonti e Gioia del Colle.
                       Fece parte del Comitato di liberazione provin-
                    ciale come esponente della Democrazia cristiana
                    jonica nella quale, nell’aprile 1944, era stato no-
                    minato vice presidente della giunta esecutiva pro-
                    vinciale. Nello stesso anno entrò come deputato
                    nella Deputazione provinciale con la presidenza       privilegiato  nel  panorama  economico  non  solo
                    di Alfredo Fichera, carica nuovamente rinnovata       locale ma regionale. Nelle elezioni amministrative
                    nel gennaio 1946.                                     del 1956 fu eletto consigliere comunale e fu vice
                       Il Comitato di liberazione lo scelse come presi-   sindaco nell’amministrazione di Angelo Monfredi
                    dente della rinata Camera di commercio di Taran-      dal dicembre 1957 all’aprile 1961.
                    to nel settembre 1944, dando così inizio alla sua        Nell’agone forense ottenne da subito la stima
                    carriera di amministratore pubblico oltre che di      e l’apprezzamento dei componenti del consiglio
                    già affermato avvocato del foro tarantino. L’anno     dell’Ordine di allora: Criscuolo, Spartera, Mandra-
                    successivo, su invito del presidente dell’Associa-    gora, Luccarelli, Tuseo, Santovito, Callari. «Negli
                    zione industriali di Taranto, Nicola Resta, la giun-  ambienti del nostro Foro, la figura di Giuseppe
                    ta camerale presieduta da Acquaviva accettò l’in-     Acquaviva,  docente  di  diritto  nelle  Scuole  pro-
                    vito di essere tra gli organizzatori della Fiera del   fessionali  di  Taranto,  ed  anche  investito  delle
                    Mare, pensata e voluta per rilanciare l’economia      funzioni di Vice Pretore, andò sempre più affer-
                    e l’industria locali. Giuseppe Acquaviva credette     mandosi intensamente, meritando anche la stima
                    pienamente in questo progetto e nelle prospetti-      della nostra Magistratura» (De PAlMA, p. 82). Col-
                    ve che si aprivano per la realtà tarantina all’indo-  piva anche i colleghi la sua vasta cultura umani-
                    mani della fine del Secondo conflitto mondiale. E     stica che metteva a servizio dell’azione forense;
                    fu lui a tenere il discorso inaugurale della prima    i giovani praticanti che passarono dal suo studio
                    Fiera, il 14 agosto 1946, in qualità di presidente    ricevettero una preparazione non solo tecnica ma
                    del nuovo ente.                                       anche morale e culturale.
                       Nel 1950 si dimise dall’incarico per la difficoltà    Nel  luglio  1982  con  una  solenne  cerimonia
                    di conciliare gli impegni professionali di avvocato   gli fu conferita, insieme ad altri cinque colleghi,
                    con quella funzione che richiedeva un impegno         quali decani del foro di Taranto, la “Toga d’oro”.
                    gravoso e costante. Nel marzo del 1954 lascerà        Per tutti ripose Acquaviva ringraziando il consi-
                    anche la presidenza della Camera di commercio         glio dell’Ordine e le illustri personalità presenti,
                    dopo averla guidata per otto anni con un impe-        ricordando  brevemente  cinquant’anni  di  lavoro
                    gno totale, teso a farne un punto di riferimento      professionale, augurando soprattutto ai colleghi
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