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Avvocati e Giuristi illustri salentini 21
Antoniovito Altamura durante il dibattimento di un processo
a carico del generale Bozzoni, direttore dell’Arse- Michele De Pascale di Bari, Filippo Ungaro di Lu-
nale M.M. e di altri vertici della Marina, accusati cera, Genunzio Bentini di Bologna, Adone Zoli
di alcune irregolarità a danno dell’amministrazio- di Firenze, Alfredo De Marsico, Enrico De Nicola
ne militare. La causa, per la rilevanza dei fatti e e Giovanni Porzio di Napoli. Tra i numerosi pro-
dei protagonisti interessati, attirò i maggiori orga- cessi che lo videro protagonista basti ricordare
ni della stampa nazionale e i più grandi avvocati quello svoltosi nel 1949 dinanzi ala Corte d’As-
dell’epoca, tra i quali Porzio e De Nicola. All’avv. sise Speciale di Firenze per i crimini di guerra a
Altamura venne affidato dal procuratore del re, carico dei vertici della Questura di Livorno, che
comm. Penta, la difesa d’ufficio dell’imputato avevano sottratto una cassa di gioielli abbando-
Giuseppe Carino, contabile del Genio marina, sul nata dai tedeschi in fuga e sequestrata ad alcu-
quale tutti gli altri e più autorevoli coimputati si ne prostitute, che ne erano venute in possesso:
sforzarono di far ricadere la responsabilità degli nella vicenda venne coinvolto il commissario di
ammanchi. P.S. dott. Boccuzzi, dirigente della Squadra mo-
Nonostante le pressioni dei rappresentanti del bile della città toscana. Il processo durò alcuni
regime fascista a non accettare la difesa d’uffi- mesi e terminò con dure condanne a carico di
cio, il giovane avv. Altamura diede prova di in- tutti gli imputati, tranne che per il commissario
dipendenza e di abilità, accettando la difesa ed Boccuzzi che fu l’unico ad essere assolto. Negli
incantando l’uditorio: Giuseppe Carino fu l’unico stessi anni fu chiamato a difendere dinanzi alla
ad essere assolto, mentre agli altri imputati fu- Corte di Assise Speciale di Cuneo alcuni fasci-
rono irrogate severe condanne. Iniziò così una sti responsabili della strage di Chiusa Pesio che
intensa carriera forense dell’avv. Altamura che fu gli erano stati affidati dal vescovo di Oria, mons.
chiamato a patrocinare nei principali fori italiani Semeraro, presso il quale gli stessi si erano rifu-
al fianco dei più grandi penalisti del tempo, tra giati per sfuggire alla vendetta della popolazione.
cui Francesco Rubichi, Oronzo Massari e Vittorio L’abilità e la capacità oratoria di Antoniovito Alta-
Aymone di Lecce, Vittorio Malcangi, Giuseppe mura consentì l’assoluzione degli imputati, dando
Papalia, Vittorio Russo Frattasi, Aurelio Gironda, prova di un nuovo stile eloquente che rompeva