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l’altro è ricordato per essere stato relatore della
legge sulla cinematografia, sul diritto di famiglia
e sull’adozione speciale). Nel 1966 è componente
della Seconda commissione parlamentare perma-
nente giustizia e autorizzazioni a procedere e del-
la Commissione parlamentare per i procedimenti
di accusa. Dal 1969 al 1971 è presidente naziona-
le dell’Ente nazionale dell’artigianato e delle pic-
cole industrie (Enapi).
Divenne sottosegretario al Tesoro del governo
Moro III, dal 1966 al 1968, e vicepresidente della
Commissione affari costituzionali, dal 1972 al 1974.
Componente della Direzione nazionale della
DC fu dirigente dell’Ufficio legislativo, cenacolo
di studio, di osservazioni e di iniziativa, trovan-
do in Amintore Fanfani radici e immedesimazioni Alessandro Agrimi con l’on. Amintore Fanfani
tanto da diventarne amico e confidente. Morì, dopo alcuni anni di malattia, nella sua
Gli verranno affidati delicati incarichi di go- casa nel rione San Lazzaro nella cui comunità
verno nel Comitato interministeriale per la pro- parrocchiale anche la moglie Maria Antonietta
grammazione economica e nel Comitato intermi- Gorgoni, instancabile e vicina compagna di vita,
nisteriale prezzi. In rappresentanza del governo aveva collaborato attivamente nelle strutture di
partecipa a convegni internazionali e a importanti Azione cattolica.
sessioni del Consiglio dei ministri della Comunità Il Comune di Lecce ha ricordato l’illustre con-
economica europea (Cee) a Bruxelles. cittadino intitolandogli una via, nei pressi del su-
Nella sua lunga attività parlamentare presentò percarcere, nel rione Borgo San Nicola.
diversi disegni di legge, nel 1953 (4), 1954 (9),
1955 (5), 1956 (4), 1957 (8), 1958 (5), e molti fu- Bibliografia: A. AGRiMi, Il Partito liberale e le regioni, Roma,
rono gli interventi in aula. Cinque Lune, 1958; iD., Il sistema dei trasporti fra Nord e
«Fu, in ogni occasione, avveduto garante nel Sud. Il secondo incontro Puglia-Lombardia, Bari, Laterza,
confermare la legislazione al solidarismo cristiano 1968 (Quaderni di civiltà degli scambi, 16); M. De GioRGi,
Da alunno del Palmieri a sottosegretario di Stato, in “L’Ora
e alla dignità della persona in maniera così piena del Salento”, II, 2, 16 gennaio 1999, p. 6; G. uRso, Nel ce-
da raccogliere massimi consensi, confermando le nacolo della politica. Fedele laico autentico e coerente, ivi.
qualità della grande scuola di diritto che Lecce
vantava e vanta» (uRso, p. 6). Dino Levante
Altamura Antoniovito (Mottola, 7 dicembre 1893 - Taranto, 7 maggio 1970)
iglio di Giuseppe, insegnante ele- gere la Pretura di Mottola fino alla
Fmentare, e di Carmela Notariste- fine della Prima guerra mondiale,
fano, figlia di don Vito Notaristefa- venendo riconosciuto “benemerito”
no, già sindaco della città di Mottola, per avere rinunciato al compenso in
conseguì la maturità classica presso favore della patria.
il liceo “Archita” di Taranto, dopo es- Svolse la sua pratica professiona-
sere stato allievo in Mottola di due le in Taranto presso l’avv. Vittorio
illustri insegnanti, don Girolamo Rochira, civilista e penalista insigne,
Gerloni e l’arcidiacono don Vitanto- che ne intuì le doti e lo sollecitò a
nio Catucci, spirito liberale, latinista dedicarsi al diritto penale affidando-
e grecista di prim’ordine. Laureatosi gli la sua clientela. Trasferitosi a Ta-
presso la Regia Università di Napoli ranto, il suo successo professionale
il 7 luglio 1917, fu chiamato a reg- ebbe inizio nel 1927 con il processo