Page 95 - Avvocati e Giuristi illuistri Salentini
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94     Avvocati e Giuristi illustri salentini


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                                                                          risentimento ed ogni rancore. Nel 1945-46, mem-
                                                                          bro  della  Consulta  nazionale,  svolge  un’attività
                                                                          altamente apprezzata, senatore nella prima e se-
                                                                          conda legislatura, poi vicepresidente del Senato
                                                                          dal giugno 1953 al gennaio 1954, dal 18 gennaio
                                                                          1954 al 16 luglio 1955 ministro di Grazia e Giu-
                                                                          stizia; nel 1958 si impegna in una lunga battaglia
                                                                          parlamentare per l’attuazione del disposto della
                                                                          costituzione  relativo  all’istituzione  del  Consiglio
                                                                          superiore della magistratura; promuove, fra l’al-
                                                                          tro, la riforma di norme fondamentali del codice
                                                                          di procedura penale, riguardanti la difesa dell’im-
                                                                          putato e l’intervento del difensore durante l’istrut-
                                                                          toria del processo. Non confermato nelle elezioni
                                                                          del 1958, torna all’attività forense distinguendosi
                                                                          per aver preso parte come difensore nel processo
                                                                          relativo  all’omicidio Montesi; dal 1958 sino alla
                                                                          morte  è  in  carica  come  presidente  del  Centro
                                                                          nazionale  di  prevenzione  e  di  difesa  sociale  di
                                                                          Milano. Dopo la parentesi di governo e dopo la
                                                                          vice presidenza al Consiglio superiore della ma-
                                                                          gistratura, l’avvocato tornerà ad iscriversi presso
                       Il  progetto  di  vita  di  don  Michele  politico  e   l’Ordine di Lecce, nel quale aveva cominciato.
                    giurista si concretizza negli ideali dei sentimenti      Di Michele De Pietro le testate giornalistiche
                    di generosità e di nobiltà d’animo condivisi con      nazionali  e  locali  pubblicano  gli  interventi,  di
                    la compagna della sua vita, Donna Clementina,         lui i grandi repertori scientifici tracciano il pro-
                    attivista e direttrice della rivista “Quarantennio”;   filo scandendo i tempi della brillante carriera di
                    a  Cursi,  nel  1952  i  munifici  elargitori  donano   ministro; l’illustre parlamentare, con la ‘severa e
                    un immobile con il giardino adiacente alle suo-       religiosa eloquenza’ dell’oratore e dell’eminente
                    re per istituire un Asilo Infantile per raccogliere   giurista, suscita e attrae lettori ed uditori quan-
                    tutti i bambini indigenti…, da essere affidati alle   do commemora la figura di Leonida Flascassovitti
                    cure delle Suore; nel 1969 a Lecce, la nuova sede     (“L’Ordine”, 1950) e quando affronta i più scot-
                    dell’istituto Filippo Smaldone si eleva sul suolo     tanti temi politici e sociali: la questione del Mez-
                    edificatorio offerto dalla nobildonna. Clementina     zogiorno è una necessità per consolidare l’unità
                    aveva  sposato  Michele,  giovanissimo  avvocato      morale della Nazione… Il Governo ha il dovere
                    del foro leccese, nel 1911. Egli era nato a Cursi,    e il diritto di difendere – in quanto custode del-
                    piccola cittadina dell’hinterland salentino, ma da    la libertà e del benessere morale e materiale dei
                    sempre grande bacino estrattivo legato alla pro-      cittadini – questa tranquillità (“L’Ordine”, 1950).
                    duzione di pietra leccese; luogo dal quale si di-        Il ricordo affidato alle testimonianze di quanti
                    staccò giovanissimo, per essere avviato agli studi    lo conobbero appare ‘dipinto’ nei suoi tratti fisici
                    giuridici dai suoi genitori Pasquale e Addolorata     e morali: l’alta figura che gli anni avevano resa
                    Pranzo.  Conseguita  la  laurea  in  giurisprudenza,   un po’ curva e tuttavia più possente; gli occhi che
                    nel 1906 Michele intraprende la professione fo-       sapevano essere così fermi ed attenti… il discretis-
                    rense; nel 1915 la Grande guerra lo recluta tra i     simo sorriso che gli increspava soltanto gli angoli
                    giovani al fronte e lo congeda con il grado di ca-    della bocca e faceva dire ai superficiali che Egli
                    pitano di fanteria. L’esperienza bellica vissuta sul   fondamentalmente  era  uno  scettico.  Non  lo  era:
                    Carso sarà illuminante per il suo intendere la vita   dietro i suoi modi signorili e controllati, dietro quel
                    politica, come impegno morale, scelta consape-        sorriso c’era sì l’esperienza spesso amara delle cose
                    vole. La rigorosa interpretazione dell’uomo nella     umane, che frena gli slanci facili e le facili effusio-
                    società come cittadino e come politico non mu-        ni, ma c’erano la più affettuosa comprensione, la
                    terà neanche nel 1942 quando, in virtù dei suoi       più disinteressata dedizione per l’umanità e per i
                    princìpi, egli subirà il carcere per l’attività ostile   suoi problemi di debolezza e di sofferenza.
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