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mare festose ma ordinate manifestazioni pubbli- ra Forleo che curò incontri e riunioni della car-
che di ringraziamento e anche di sprone al re. boneria salentina. Amico dei fratelli Stampacchia
Per l’appunto Bonaventura Forleo fu nominato condivideva con questi gli ideali liberali. Il ruolo
componente di tale commissione con Salvato- sociale, professionale e politico di Bonaventura
re Stampacchia. I fratelli Gioacchino e Salvatore fece sì che fosse nominato dal decurionato, il 6
Stampacchia primeggiavano, quali studenti lecce- marzo 1948, componente giurista con il compito
si, per ingegno ed ebbero occasione di stringe- di compilare le liste degli elettori, nel programma
re amicizia con i liberali più noti e seguaci della politico previsto per la concessa costituzione da
“Giovine Italia” di G. Mazzini. Grazie a Salvatore parte del re di Napoli Ferdinando II. Dopo circa
Stampacchia si formò a Lecce un movimento che cinque anni dall’Unità d’Italia, Bonaventura For-
diventò fulcro del movimento liberale che aveva leo si spense il 14 aprile 1866.
le sue propaggini nei vari paesi del Salento. I luo-
ghi dove si aveva più agio di discutere di politica Bibliografia: S. la soRsa, Gli avvenimenti del 1848 in Terra
erano le farmacie ed i caffè, quest’ultimi si dif- d’Otranto, Milano, Società Editrice Alighieri, 1911; P. Pa-
fusero in Terra d’Otranto dopo la rivoluzione di lumbo, Mostra storico salentina: (8 giugno 1905), Lecce,
stab. Tip. Giurdignano, 1905; iD., Risorgimento salentino:
Grecia. Così come a Lecce, dove il caffè Persico 1799-1860, Lecce. E. Bortone e Miccoli, 1910; E. Renna,
era il ritrovo di artisti, avvocati e colti della città, “Alfin giunse fra i lampi”: Giacomo Leopardi e la svolta ri-
si aprono caffè anche a Gallipoli, Brindisi, Taran- sorgimentale, in “L’Idomeneo”, n. 16, Lecce, 2013.
to e Francavilla che diventarono centri culturali
e di riunione politica frequentati da Bonaventu- Fernando Palermo
Fornaciari Mario Bruno (Taranto, 8 giugno 1916 - Ivi, 31 maggio 1990)
iglio dell’ammiraglio e coman- Taranto. In questo periodo scrisse
Fdante di sommergibili della Re- numerose pubblicazioni di caratte-
gia marina, cav. Enzo, e di donna re letterario e politico apparse sulla
Teresa Santovito. Nipote del pre- “Voce del Popolo” della provincia
fetto Bruno Fornaciari (ministro jonica e su “Gerarchia”, il mensile
dell’Interno del primo governo Ba- del “Popolo d’Italia”. Nel 1938 con-
doglio e consigliere di Stato) e del seguì la laurea in giurisprudenza
dott. Aldo Fornaciari (Banca d’Ita- presso la Regia università di Napoli,
lia). Il nonno paterno era Giuseppe discutendo una tesi in diritto penale
Fornaciari, senatore del regno e di- sulla nozione di dolo dal titolo Co-
scendente dal giurista Luigi Forna- scienza e volontà nella nozione di
ciari. Tra il 1929 e il 1934 frequentò dolo, con votazione 110 e lode con
con ottimi risultati il liceo ginnasio il prof. Alfredo De Marsico, che lo
“Archita” di Taranto, avendo come compagno di nominò suo assistente universitario. Tra il 1939 e
banco Aldo Moro, con il quale mantenne una il 1944 prestò servizio quale ufficiale nella Regia
lunga e fraterna amicizia sino alla sua morte. marina in diverse destinazioni in Italia (Livorno,
Negli anni a seguire più volte Moro lo avrebbe Venezia, Mestre) e all’estero (Thorn, Cestokova,
invitato a rivestire cariche politiche, tra cui quel- Pikulice, Neubrandenburg) subendo la prigionia
la di sindaco di Taranto, ma egli rifiutò sempre. durante il regime fascista. L’8 gennaio 1944 aderì
Nel 1934 si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza ufficialmente alla Repubblica sociale italiana. La
presso la Regia università degli studi di Bari “Be- sua grande passione per l’avvocatura lo portò a
nito Mussolini” e dall’anno successivo frequentò decidere di lasciare il ruolo di ufficiale commissa-
lo stesso corso di studi presso la Regia università rio della Marina militare per dedicarsi totalmente
di Napoli, diventando l’allievo prediletto del prof. alla professione forense nel campo del diritto pe-
avv. Alfredo De Marsico. Nel 1936 diventò segre- nale. Ritornato a Taranto, ebbe consuetudine con
tario del GUF (Gruppo Universitario Fascista) di l’avv. Agilulfo Caramia, grande continuatore della