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114    Avvocati e Giuristi illustri salentini


                    mare festose ma ordinate manifestazioni pubbli-       ra Forleo che curò incontri e riunioni della car-
                    che di ringraziamento e anche di sprone al re.        boneria salentina. Amico dei fratelli Stampacchia
                    Per  l’appunto  Bonaventura  Forleo  fu  nominato     condivideva con questi gli ideali liberali. Il ruolo
                    componente  di  tale  commissione  con  Salvato-      sociale, professionale e politico di Bonaventura
                    re Stampacchia. I fratelli Gioacchino e Salvatore     fece sì che fosse nominato dal decurionato, il 6
                    Stampacchia primeggiavano, quali studenti lecce-      marzo 1948, componente giurista con il compito
                    si, per ingegno ed ebbero occasione di stringe-       di compilare le liste degli elettori, nel programma
                    re amicizia con i liberali più noti e seguaci della   politico previsto per la concessa costituzione da
                    “Giovine Italia” di G. Mazzini. Grazie a Salvatore    parte del re di Napoli Ferdinando II. Dopo circa
                    Stampacchia si formò a Lecce un movimento che         cinque anni dall’Unità d’Italia, Bonaventura For-
                    diventò fulcro del movimento liberale che aveva       leo si spense il 14 aprile 1866.
                    le sue propaggini nei vari paesi del Salento. I luo-
                    ghi dove si aveva più agio di discutere di politica   Bibliografia: S. la soRsa, Gli avvenimenti del 1848 in Terra
                    erano le farmacie ed i caffè, quest’ultimi si dif-    d’Otranto,  Milano,  Società  Editrice  Alighieri,  1911;  P.  Pa-
                    fusero in Terra d’Otranto dopo la rivoluzione di      lumbo,  Mostra storico salentina: (8 giugno 1905), Lecce,
                                                                          stab. Tip. Giurdignano, 1905; iD., Risorgimento salentino:
                    Grecia. Così come a Lecce, dove il caffè Persico      1799-1860,  Lecce.  E.  Bortone  e  Miccoli,  1910;  E.  Renna,
                    era il ritrovo di artisti, avvocati e colti della città,   “Alfin giunse fra i lampi”: Giacomo Leopardi e la svolta ri-
                    si aprono caffè anche a Gallipoli, Brindisi, Taran-   sorgimentale, in “L’Idomeneo”, n. 16, Lecce, 2013.
                    to e Francavilla che diventarono centri culturali
                    e di riunione politica frequentati da Bonaventu-                                     Fernando Palermo





                    Fornaciari Mario Bruno (Taranto, 8 giugno 1916 - Ivi, 31 maggio 1990)





                        iglio  dell’ammiraglio  e  coman-                               Taranto.  In  questo  periodo  scrisse
                    Fdante di sommergibili della Re-                                    numerose pubblicazioni di caratte-
                    gia marina, cav. Enzo, e di donna                                   re letterario e politico apparse sulla
                    Teresa  Santovito.  Nipote  del  pre-                               “Voce  del  Popolo”  della  provincia
                    fetto  Bruno  Fornaciari  (ministro                                 jonica e su “Gerarchia”, il mensile
                    dell’Interno del primo governo Ba-                                  del “Popolo d’Italia”. Nel 1938 con-
                    doglio e consigliere di Stato) e del                                seguì  la  laurea  in  giurisprudenza
                    dott. Aldo Fornaciari (Banca  d’Ita-                                presso la Regia università di Napoli,
                    lia). Il nonno paterno era Giuseppe                                 discutendo una tesi in diritto penale
                    Fornaciari, senatore del regno e di-                                sulla nozione di dolo dal titolo Co-
                    scendente dal giurista Luigi Forna-                                 scienza e volontà nella nozione di
                    ciari. Tra il 1929 e il 1934 frequentò                              dolo, con votazione 110 e lode con
                    con ottimi risultati il liceo ginnasio                              il prof. Alfredo De Marsico, che lo
                    “Archita” di Taranto, avendo come compagno di         nominò suo assistente universitario. Tra il 1939 e
                    banco  Aldo  Moro,  con  il  quale  mantenne  una     il 1944 prestò servizio quale ufficiale nella Regia
                    lunga  e  fraterna  amicizia  sino  alla  sua  morte.   marina in diverse destinazioni in Italia (Livorno,
                    Negli anni a seguire più volte Moro lo avrebbe        Venezia, Mestre) e all’estero (Thorn, Cestokova,
                    invitato a rivestire cariche politiche, tra cui quel-  Pikulice, Neubrandenburg) subendo la prigionia
                    la di sindaco di Taranto, ma egli rifiutò sempre.     durante il regime fascista. L’8 gennaio 1944 aderì
                    Nel 1934 si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza   ufficialmente alla Repubblica sociale italiana. La
                    presso la Regia università degli studi di Bari “Be-   sua grande passione per l’avvocatura lo portò a
                    nito Mussolini” e dall’anno successivo frequentò      decidere di lasciare il ruolo di ufficiale commissa-
                    lo stesso corso di studi presso la Regia università   rio della Marina militare per dedicarsi totalmente
                    di Napoli, diventando l’allievo prediletto del prof.  alla professione forense nel campo del diritto pe-
                    avv. Alfredo De Marsico. Nel 1936 diventò segre-      nale. Ritornato a Taranto, ebbe consuetudine con
                    tario del GUF (Gruppo Universitario Fascista) di      l’avv. Agilulfo Caramia, grande continuatore della
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