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Avvocati e Giuristi illustri salentini  111


                       Leonida Flascassovitti, peraltro, visse intensa-   di Specchia, Lecce 1891; Pel Comune di Latiano
                    mente la vita quotidiana e pubblica di Lecce, in-     contro  Cosimo  Lamarina,  Lecce  1891;  Pel  Cav.
                    segnando filosofia del diritto nell’ateneo “F. Bri-   Salvatore Coppola contro gli eredi Panzera, Lecce
                    ganti” nel biennio 1867-69; fu consigliere comu-      1891; In difesa della chiesa di Francavilla, Lecce
                    nale nel 1883-84 e consulente legale del comu-        1895; Causa Vinci, riassunto del pubblico dibatti-
                    ne per ventiquattro anni, consigliere dell’Ordine     mento con le arringhe degli avvocati F. Rubichi e
                    degli  avvocati,  membro  del  consiglio  scolastico   L. Flascassovitti, del pubblico ministero, e l’intera
                    provinciale  e  dell’Associazione  unitaria  italiana.   difesa dell’avv. Pietro Trinchera, Lecce 1894.
                    Promosse l’istituzione della biblioteca provinciale      Pubblicò inoltre scritti di varia umanità: La Ca-
                    insieme a Sigismondo Castromediano, tenne di-         rità Salentina, strenna a profitto della Santa In-
                    scorsi in varie occasioni pubbliche, spendendosi      fanzia, Lecce 1856; la romanza Venezia e Cavour
                    per ogni causa giusta, umanitaria e religiosa. Fu     e la canzone Il genio politico dei sommi italiani
                    cattolico convinto, formato alle lezioni dei padri    perpetuato nel Conte di Cavour, in “Il Cittadino
                    della chiesa, e al pensiero di Contardo Ferrini e     Leccese”, I, n. 15, 1861; Lettera al Consiglio Pro-
                    di Federico Ozanam.                                   vinciale intorno all’impianto d’una Biblioteca in
                       Il  13  dicembre  1867  sposò  Matilde  Filomena   questo Capo-luogo, in “Il Cittadino Leccese”, III,
                    D’Arpe che gli dette ben nove figli, dei cinque ma-   n. 8, 18 aprile 1863; Discorso commemorativo in
                    schi ben quattro seguirono le orme paterne ponen-     morte dell’Avv. Bonaventura Forleo, in “Il Citta-
                    do le basi per costruire la dinastia di avvocati che   dino Leccese”, 21 aprile 1866; In morte dell’avv.
                    ancor oggi si fa valere a Lecce e in Terra d’Otranto.  Salvatore  Nahi.  Parole  dette  il  25.IX.1872  nella
                       Morì ad Arnesano il 13 agosto 1903. Il sindaco     chiesa di S. Croce, Lecce 1872; Carità vecchia e
                    di Lecce, Nicola Bodini, parlando sul suo feretro,    carità nuova, Lecce 1892.
                    disse, tra l’altro: «Onorò la natia Lecce ovunque e
                    fu l’illustrazione vivente della Curia leccese».      Bibliografia:  V.  zacchino,  I  Flascassovitti.  Una  dinastia  di
                       In seguito la città gli dedicò una via ed un bu-   avvocati,  Roma,  FotoLito  Arte,  2003;  Le  Celebrazioni  dei
                    sto nel vecchio palazzo del tribunale, opera di R.    grandi giuristi salentini, in “Salento Giudiziario”, a. II, n.
                                                                          10,  Lecce,  ottobre  1950;  p.  lecciso,  Leonida  Flascassovit-
                    Giurgola.                                             ti,  nel  settimanale  “L’Ordine”,  n.  30  del  13  agosto  1926;
                       Lasciò  a  stampa  le  seguenti  memorie  legali:   p. palumbo, Risorgimento Salentino, ristampa, a cura di p.
                    Pel Senatore Achille Tamborino contro i coniu-        F.  palumbo,  Lecce,  Centro  Studi  Salentini,  1968,  pp.  543-
                    gi Oronzo Vergine e Marianna De Marco, Lecce          544; V. zacchino, Due glorie leccesi del Diritto ad un secolo
                                                                          dalla morte, in “La Fera”, dicembre 2003, pp. 9-10; m. c.
                    1883;  Sommario  di  difesa  pel  reverendo  capito-  mineRVa, Ritratti - I Flascassovitti, in “Quotidiano di Puglia”
                    lo di Lecce contro il demanio dello Stato, Lecce      del 17.10.2010; m. De pietRo, Celebrazione di Leonida Fla-
                    1886; Compendio di difesa pel negoziante Fran-        scassovitti,  in  “Gazzetta  del  Mezzogiorno”,  del  29.10.1950;
                    cesco  Boari  contro  Antonio  Dal  Brun,  Lecce      F. Rubichi, Arringhe-Conferenze-Discorsi, a cura di A. Ru-
                                                                          bichi, Lecce, La Modernissima, 1955, p. 67; V. aymone, Un
                    1889;  Per  Giovanni  De  Virgiliis  contro  la  ditta   ventenne nel tempio di Temi a metà del secolo, in aa. VV.,
                    C. Barducci e figli; Lecce 1890; Appunti di difesa    Il mio cinquantennio salentino a cura di E. Bonea, Lecce,
                    per Francesco Simone ed Antonio Rubini contro         Pensa, 2002.
                    il municipio di Brindisi, Lecce 1891; Per Celestino
                    De Giovanni contro la Congregazione di Carità                                          Vittorio Zacchino





                    Flascassovitti Nicola (Lecce, 30 ottobre 1915 - Ivi, 1 luglio 2001)




                         ipote e degno erede del leggendario zio Le-      fratello di latte di Pietro Lecciso e genero di Atlan-
                    Nonida, nasceva a Lecce da Francesco e da             te Guglielmi, di cui sposò nel 1942 la figlia Dora
                    Mirrina Cima vedova Lecciso, il 30 ottobre 1915.      con la quale generò: Francesco (1944), Adriana
                    Dopo la brillante maturità conseguita il 1933 al li-  (1946), Chiara Dagmar (1949), Sergio (1955).
                    ceo classico “Palmieri”, si iscrisse a giurispruden-     La sua poderosa attività professionale, di rifor-
                    za nell’ateneo di Bari dove si laureò con lode nel    matore  degli  organi  giudiziari  e  di  instancabile
                    1937. Oltre al magistero dei giuristi baresi, Nicola   fautore del decentramento della giustizia ammi-
                    Flascassovitti respirò in casa il diritto, per essere   nistrativa, si intreccia con la politica di cui sarà
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