Page 39 - Avvocati e Giuristi illuistri Salentini
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38     Avvocati e Giuristi illustri salentini


                    presidente e vice presidente e membro del consi-      olearia  e  sull’olio  di  oliva;  Memoria  al  real  go-
                    glio provinciale e, nel 1876, fu socio del Comizio    verno sull’eccessiva imposta daziaria gravitante
                    agrario di Lecce.                                     sulle produzioni dell’olio.
                       Molti suoi scritti restano ancora inediti e oltre
                    aver fondato il periodico l’“Osservatore Salenti-     Bibliografia:  M.  iMPeRio,  Profili  biografici  degli  ammini-
                                                                          stratori provinciali e distrettuali di Terra d’Otranto (1808-
                    no”, con Domenico Crety pubblicò poi un gior-         1860), Lecce, Edizioni del Grifo, 2007, pp. 56-57; M. De
                    nale intitolato l’“Idume”. Tra le sue pubblicazioni   MARco,  Profili  biografici di Massoni Salentini.  Testi e do-
                    ricordiamo: Gli elettori, opera ispirata alle teorie   cumenti, Lecce, Edizioni del Grifo, 2007, pp. 76-77; P. PA-
                    costituzionali di Beniamino Costant; Il Bozzolie-     luMBo, Risorgimento salentino (1799-1860), Lecce, Centro
                                                                          Studi Salentini, 1968, p. 232 sgg.
                    re;  Memorie scientifiche;  Monografie giuridiche;
                    Due memorie sulla rogna degli ulivi e sulla mosca                                       Mario De Marco





                    Barba Ernesto (Gallipoli, 15 novembre 1862 - Ivi, 22 ottobre 1902)





                        rnesto Barba, di Emanuele, il celebre patriota,
                    Ee di Addolorata Bono, nacque a Gallipoli il 15
                    novembre 1862. Fu battezzato il 20 novembre con
                    i nomi di Ariovisto, Antonio, Federico, Giuseppe,
                    Ernesto. Il 25 aprile 1895 sposò Francesca Pedone
                    che gli dette i figli Emanuele e Aldo Tirteo.
                       Compiuti gli studi primari e secondari a Galli-
                    poli, il quinto ginnasio lo compì presso lo zio Li-
                    beratore, giudice del Tribunale di Trani. A Napoli
                    continuò  gli  studi  frequentando  il  liceo  privato
                    diretto da Beniamino Marciano, marito di Anto-
                    nietta De Pace, e sempre a Napoli si laureò in
                    giurisprudenza, l’11 giugno 1888, con la tesi di
                    laurea  Il  Duello.  Fervente  repubblicano  e  mas-
                    sone presso la loggia gallipolina “Tommaso Bri-
                    ganti” dove era stato iniziato il 7 febbraio 1892, si
                    ispirò alle idee di Mazzini, di Cattaneo e di Bovio,
                    di Imbriani, Zuppetta, Laureanzana, Casini, etc.;
                    col socialista napoletano Pasquale Guarino ebbe
                    un rapporto pressoché filiale.
                       Da studente partecipò, a Napoli, a tutte le di-
                    mostrazioni antimonarchiche e anticlericali, non-
                    ché di rivendicazioni sociali, per cui conobbe il
                    carcere  sotto  il  governo  di  Agostino  Depretis.
                    Scrisse apprezzati articoli su diversi giornali: “Fa-
                    scio  della  democrazia”  di  Roma,  sul  “Giordano
                    Bruno” ed “Arte Sebetia” di Napoli, sul “Cittadi-     ma vi restò ben poco ritenendo che si operava-
                    no” di Castellammare, su “Scintilla” di Caserta e     no deviazioni dal programma originario. Intanto
                    su “Commedia umana” di Milano.                        continuava nella sua attività di giornalista colla-
                       Nel 1890 lo troviamo a Gallipoli per esercitare    borando a tutti i numeri unici per Oberdank, per
                    la  professione  di  avvocato  e  qui  dapprima  mi-  Mazzini e Garibaldi; fu corrispondente di parec-
                    litò nel partito democratico repubblicano, e poi      chi periodici della provincia di Lecce e fu uno dei
                    nel partito conservatore. Ricoprì diverse cariche     fondatori del giornale gallipolino “Spartaco”.
                    nell’amministrazione  civica  di  Gallipoli,  sempre     Ernesto Barba occupò la carica di direttore di-
                    restando fedele all’idea repubblicana. Indi fu tra    dattico, fu membro della Congregazione di carità
                    i  fondatori  del  Partito  socialista  del  suo  paese,   e  del  consiglio  di  amministrazione  della  locale
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