Page 40 - Avvocati e Giuristi illuistri Salentini
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Avvocati e Giuristi illustri salentini  39





































































                    Gallipoli, veduta panoramica della città, sec. XIX, dalla Zuccagni-Orlandini, incisione acquerellata (coll. A. Sabato)

                    Banca Popolare; svolse l’attività di vice-concilia-   curò  l’edizione  di  alcuni  inediti  paterni,  tra  cui
                    tore. Accreditato avvocato, spesso difese gratuita-   Scrittori ed uomini insigni di Gallipoli.
                    mente i propri assistiti, ed egli, accanto all’attività   Nel marzo del 1899, allorché fu inaugurata la
                    forense, giornalistica e politica, coltivò la poesia   nuova sede della biblioteca-museo, in via Anto-
                    sicché  nel  1888  pubblicò  il  volumetto  Scintille,   nietta De Pace, gli fu conferita la nomina di di-
                    che  annoverava  trentacinque  componimenti  in       rettore  ad  honorem.  Nella  sala  di  lettura,  il  22
                    versi  di  varia  ispirazione,  che  dedicò  al  padre   ottobre 1902, si suicidò sparandosi un colpo alla
                    Emanuele.  La  critica  locale  e  nazionale  accolse   testa. Con la stessa modalità si tolsero la vita i
                    favorevolmente questa silloge. Il Nostro, ancora,     suoi fratelli Gustavo, Carmelo ed Ettore Eugenio.
                    il 1 novembre 1891  fondò  e  diresse  il  giornale
                    umoristico-satirico  “Mamma  Serena”,  sul  quale     Bibliografia: Albo ad Ernesto Barba, a cura di amici, Gallipoli,
                    pubblicò alcune sue poesie in vernacolo gallipo-      Tip. G. Stefanelli, 1902; f. nAtAli, Due scapestrati amici di
                    lino firmandosi con lo pseudonimo Fra Barbino e       cuore Francesco Leopizzi ed Ernesto Barba,  in  “L’uomo  e
                                                                          il mare”, Rivista dell’Aereonautica, n. 56, Taviano, Grafema,
                    Stobar, e nel quale ebbe come collaboratori Nico-     dicembre 2001, pp. 24-26.
                    la Patitari (Ippazio Tari), Carlo Stella (Lu Cauru)
                    e Vittorio Forcignanò (Rino Cagnof). Anni dopo                                          Mario De Marco
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