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so, nei suoi aspetti di fatto e di diritto, e della
“esplorazione” dell’animo e delle caratteristiche
umane della persona assistita; la discussione del
processo costituiva il momento in cui eccelleva,
strutturando il percorso argomentativo in maniera
chiara, logica e convincente.
Nelle aule dove si celebravano i processi pe-
nali la sua quotidiana presenza rappresentava il
segno della continuità storica della migliore tra-
dizione forense; Giuseppe Attolini era al centro
di ogni discussione, punto di riferimento di tutta
l’avvocatura del circondario, non solo per le sue
qualità ed esperienze professionali di avvocato di
“lungo corso”, ma anche per le doti di simpatia,
per la sua spontanea “verve”; la sua memoria co-
stituiva una miniera di fatti legati alla vita forense,
da cui si estraevano elementi di conoscenza non
solo godibili e affascinanti, ma utili per l’eserci-
zio, nel senso più ampio, della professione.
Per la sua lunga esperienza di vita forense ven-
ne insignito della toga d’oro istituita dall’Ordine
forense di Brindisi per gli avvocati che abbiano
compiuto i cinquanta anni di professione; Attolini
ha vissuto professionalmente la evoluzione della
attività penalistica, passando dalla difesa “passio-
nale”, quando si avvertiva «il profumo dell’eloquio Durante la sua presidenza l’1 luglio 2005 fu
e dell’oratoria dell’Avvocato», come egli stesso di- approvato il nuovo statuto della Camera penale
ceva, specie nei processi indiziari (in occasione di di Brindisi: l’evoluzione delle problematiche at-
delitti che in passato venivano definiti delitti «per tinenti la professione del penalista e il mondo
giusto dolore»), al rigoroso approfondimento tec- giuridico, avevano determinato la necessità di
nico richiesto dalle nuove regole processuali, spe- adeguare le regole statutarie ai nuovi assetti dei
cie nell’ambito dell’acquisizione della prova pena- sistemi della giustizia penale e alle nuove respon-
le, adeguando e modellando, per la sua naturale sabilità del professionista nella attuazione del
predisposizione alla difesa, moderni criteri difensi- “giusto processo” e nella tutela del prestigio e del
vi alle nuove esigenze processuali. rispetto della funzione difensiva, e di assicurare
È stato l’indiscusso e apprezzato protagonista la formazione culturale, tecnica ed etica.
nei più delicati e importanti processi penali cele- Nel corso di un incontro di aggiornamento
brati negli uffici giudiziari del Tribunale di Brin- professionale avente come argomento la tratta-
disi e della Corte di Appello di Lecce, dando una zione del processo dinanzi alla Corte di Assise,
personalissima impronta agli interventi difensivi. a qualche mese dalla sua scomparsa, lasciò un
Per molti anni, dal 1995 al 2006 ininterrotta- messaggio simbolico, non come vuota retorica,
mente, dopo essere stato vice presidente al fian- ma quale espressione delle reale vita di avvocato:
co dell’avv. Clemente Manco, per l’indiscutibile «Bisogna servirla con passione, con sacrificio la
prestigio che riscuoteva nel foro è stato presiden- Toga. Col tempo non è ingrata, paga il suo debi-
te della Camera penale di Brindisi, dando lustro to. E nei momenti difficili della vita, nelle procelle
alla associazione e partecipando alla formazione dello spirito e dei sentimenti, è il tessuto morbido
e all’aggiornamento professionale su argomenti e caldo, come carezza di sposa, che ti asciuga le
di procedura penale e sulla deontologia del pe- lacrime».
nalista e ai corsi per l’iscrizione degli avvocati
nell’elenco dei difensori di ufficio. Augusto Conte