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Avvocati e Giuristi illustri salentini  69


                    blema dello stato parlamentare e delle istituzioni       A  proposito  della  sbrigativa  conversione  del
                    rappresentative.                                      Chimienti al fascismo può essere giudicata sulla
                       Dal 1926 in poi numerosi furono gli scritti del    base de «l’incontro del corporativismo economico
                    Chimienti  volti  a  dare  una  plausibilità  giuridica   con l’autoritarismo politico» (colAPietRA, p. 8).
                    alle  forme  illiberali  con  cui  la  dittatura  fascista   Il Chimienti fu capo della missione italiana alla
                    aveva  snaturato  l’assetto  poilitico-istituzionale   conferenza di Ginevra nel 1925 e in seguito de-
                    dello Stato.                                          legato in Perù per l’Istituto internazionale di agri-
                       Esemplare al riguardo il volume Diritto costitu-   coltura.
                    zionale fascista (Torino, 1933) dedicato a Mussolini     Tra le opere più significative del Chimienti, si ri-
                    come «ispiratore e fondatore del diritto pubblico e   cordano i seguenti lavori: Saggio sullo sviluppo sto-
                    della politica dello stato fascista» (AliBeRti, p. 777).  rico delle istituzioni rappresentative, Napoli, 1889;
                       Nel suo ruolo di senatore, sullo scranno di Pa-    Il diritto di proprietà nello Stato costituzionale, To-
                    lazzo Madama, il Chimienti si inserì con tempesti-    rino, 1894; Il Capo dello Stato e il Gabinetto, Roma,
                    va puntualità nei lavori che riguardavano “Giusti-    1898; Il principio rappresentativo nel diritto costi-
                    zia, Leggi e Diritto”, fino alla vigilia della morte,   tuzionale moderno,  Roma,  1907;  Diritto Costitu-
                    che lo colse a Roma, a 74 anni, il 26 novembre        zionale e politica, Napoli, 1915; Lezioni di nuova
                    1938, dopo una brevissima malattia, che tuttavia      legislazione costituzionale italiana, Roma, 1930.
                    non gli impedì una notevole attività  scientifica,
                    nel campo del diritto costituzionale                  Bibliografia:  P.  BARBieRo,  Pietro Chimienti,  in  “Quaderni  -
                       Il Barbagallo (BARBAGAllo, pp. 59, 91, 93) scor-   Quadrimestrale  dell’Ordine  degli  Avvocati  di  Brindisi”,
                                                                          anno III, n. 3, Lecce, 2003; F. BARBAGAllo, Stato, Parlamento
                    ge  in  tre  deputati:  Chimienti  eletto  a  Brindisi,   e lotte politico-sociali nel Mezzogiorno 1900-1914, Napoli,
                    Ciccotti  eletto  a  Napoli  e  Giovanni  Abignente   1976; R. colAPietRA, L’incidenza di Pietro Chimienti nella
                    eletto a Salerno le nuove reclute di Montecitorio,    politica italiana, in “Brundisii Res”, XVI, Manduria, 1993;
                    le quali: «mostrano di saper riversare nell’attività   G. AliBeRti, Chimienti Pietro, in Dizionario Biografico degli
                                                                          Italiani, XXIV, Roma, 1980.
                    parlamentare  un  elevato  grado  di  preparazione
                    professionale e di formazione culturale».                                            Antonio M. Caputo





                    Chirulli Isidoro (Martina Franca, 19 gennaio 1683 - Ivi, 16 novembre 1771)





                        iglio di Francesco Paolo Chirulli, dottore e già   ta con mons. Caracciolo a cui fece da segretario
                    Fsindaco di Martina Franca nel 1675 e di Maria        sino al 7 marzo 1710. Ritornato nel Regno di Na-
                    Filomena, discendente del pure sindaco di Marti-      poli, Chirulli si recò a Martina Franca per salutare
                    na nel 1588, Pietro Filomena, Isidoro Chirulli nel    la famiglia, qui accettò di buon grado l’invito del-
                    1703 per intraprendere gli studi di legge si recò a   la duchessa madre a fungere da suo segretario e
                    Napoli ove, nel 1706, grazie ad un amico di suo       sopraintendente di Locorotondo, per non seguire
                    padre, il sacerdote Vitantonio Mutinati, conobbe      nuovamente mons. Caracciolo nominato nunzio
                    mons. Giacomo Caracciolo, inquisitore di Malta.       apostolico in Svizzera. In Martina Franca Chirulli
                    Quest’ultimo colpito dalla cultura e dalla prepara-   ricoprì importanti cariche ecclesiastiche: confes-
                    zione del giovane Chirulli gli affidò diciotto pro-   sore delle monache, canonico della Collegiata e
                    cessi inerenti la sua abbazia in San Giovanni in      vicario curato dall’aprile all’agosto del 1720 fino
                    Fiore in Calabria per farne lo spoglio che il Chirul-  a diventare nel 1717 archivista del capitolo e arci-
                    li compì diligentemente in soli tre giorni. Durante   prete il 15 maggio 1721.
                    questi anni fu procuratore presso il foro di Napoli      Il  Chirulli  si  dimostrò  intollerante  alla  domi-
                    sotto  la  direzione  del  consigliere  Curgo.  Mons.   nazione austriaca sul Regno di Napoli avvenuta
                    Caracciolo  gli  chiese  espressamente  di  seguirlo   dopo il trattato di Rastadt del 1714. Questa infatti
                    a Malta per dedicarsi alle cause civili e criminali,   aveva generato la presenza di un gran numero di
                    nonché a quelle della Fabbrica Apostolica e del       cittadini protestanti nel Regno ed i giovani stu-
                    Tribunale del S. Officio. Il 15 agosto 1706, dopo     denti  tornavano da Napoli imbevuti di dottrine
                    non poche titubanze per lasciare Napoli, Isidoro      luterane e calviniste (chiARelli, p. 10). Per tali ra-
                    Chirulli, abbracciato l’Ordine sacro, partì per Mal-  gioni Chirulli salutò con gioia l’avvento sul trono
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