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Avvocati e Giuristi illustri salentini  47


                       Al termine della guerra, l’avvocato Ugo Bono       Bono, si ritenne necessaria la nuova sede inaugu-
                    spicca  un  notevole  salto  professionale,  egli  si   rata nel 1933, al termine di corso Roma. Conside-
                    sposta tra la Francia e l’Inghilterra per tutelare gli   rata la valenza ed il ruolo svolto da Ugo Bono in
                    interessi della Società Bellocchi-Rolandi di Brin-    campo locale, regionale e nazionale, ricevette le
                    disi, per l’acquisto di navigli a vapore, per conto   seguenti onorificenze: cavaliere dell’Ordine della
                    dei suddetti soci.                                    corona  d’Italia,  13  giugno  1912;  commendatore
                       Il Bono attraverso i numerosi contatti che gli de-  dell’Ordine della corona d’Italia, 5 febbraio 1922;
                    rivano da quest’ultimo incarico, si attira una serie di   commendatore  dell’Ordine  dei  S.S.  Maurizio  e
                    simpatie, conoscenze e amicizie che gli permettono    Lazzaro, 4 febbraio 1935; gran cordone dell’Ordi-
                    di districarsi molto abilmente nei vari meandri della   ne della corona d’Italia, 27 ottobre 1938.
                    burocrazia, del commercio, del diritto marittimo.        Morì a Roma, per sua espressa volontà fu se-
                       Con l’avvento del fascismo, pressato da varie      polto nella tomba di famiglia nel cimitero di Brin-
                    personalità locali e romane, ne sposa la causa e      disi, dove tuttora riposa.
                    dal 24 maggio 1929 al 2 marzo 1939, nella XXVII,         Quattro mesi dopo il decesso giunse, al figlio
                    XXVIII,  e  XXIX  legislatura  del  Regno  d’Italia  è   avvocato Edgardo, il 14 dicembre 1946, dal Quiri-
                    deputato al Parlamento, siede poi a Palazzo Ma-       nale a firma del presidente della Repubblica Luigi
                    dama, quale senatore, dal 1939 al 1945.               Einaudi, la lettera di “riabilitazione” in cui si preci-
                       L’onorevole  avvocato  Ugo  Bono  si  adoperò      sava: «durante il “ventennio” svolse la sua attività
                    moltissimo per la sua città natale. Fu protagonista   di uomo pubblico: parlamentare prima e senatore
                    nell’elevazione della città a capoluogo di provin-    dopo (del Regno d’Italia), operando per il bene
                    cia. In data 15 gennaio 1927, l’onorevole avvoca-     della Comunità senza infamia».
                    to Ugo Bono capeggiava la delegazione recatasi a         La decisione di Luigi Einaudi teneva conto di
                    Roma per sollecitare la realizzazione dell’erigendo   come Ugo Bono si era adoperato in favore de-
                    Monumento  Nazionale  al  Marinaio  d’Italia,  ma     gli ebrei italiani, sfidando anche le leggi razziali;
                    anche per interessare il capo del Governo italia-     noto è il suo intervento a favore di Ludovico Ca-
                    no alle rapide comunicazioni con la capitale e per    stelbolognesi arrestato  nel  giugno  1940.  Non  si
                    sollecitare la bonifica integrale di certe zone ma-   trattò di un caso isolato, perché il senatore molto
                    lariche.  Cassazionista,  presiedé,  con  l’istituzione   si espose in favore di altri israeliti incarcerati o
                    del Tribunale di Brindisi, la commissione reale per   perseguitati per motivi razziali.
                    l’Ordine degli avvocati. Nella sua qualità di presi-
                    dente dell’Acquedotto Pugliese (dal 1932 al 1943)     Bibliografia:  Le  notizie  sull’avvocato  Ugo  Bono  sono  un
                    volle la realizzazione della Fontana delle Ancore     estratto della conferenza: Ugo Bono e la vicenda politico -
                    in piazza Cairoli. Donò alla biblioteca provincia-    amministrativa in Brindisi dal 1900 al 1950, tenuta il 19
                                                                          novembre 1993 presso la biblioteca pubblica arcivescovile
                    le  un’importante  epigrafe  relativa  alla  presenza   “Annibale De Leo” di Brindisi; relatore: prof. Antonio Mario
                    dell’Ordine di Malta in Brindisi. Ottenuta la “Regi-  Caputo che la redasse controllando carte, lettere e docu-
                    ficazione” del liceo-ginnasio “Marzolla”, nel 1927,   menti nell’Archivio di Stato di Brindisi e in archivi di privati.
                    per  effetto  della  riforma  Gentile,  ma  soprattutto
                    per  interessamento  dell’onorevole  avvocato  Ugo                                   Antonio M. Caputo





                    Briganti Filippo (Gallipoli, 2 dicembre 1724 - Ivi, 23 febbraio 1804)




                        ilippo Briganti nasce da Tommaso e Fortunata      sione cetuale dell’amministrazione, strutturalmente
                    FMairo, in famiglia di giuristi, e certo tra i suoi   conflittuale nell’intero Regno, che lo fa campione
                    maestri è facile indicare anzitutto suo padre, oltre   del primo ceto, al quale appartiene per nascita.
                    a Giustino Mastroleo di Alliste.                         Sempre presente nel Decurionato, anima da qui
                       Si laurea in legge nel 1745, quasi certamente nel-  ogni lotta per l’occupazione, a vantaggio del suo
                    lo studio napoletano; rientra a Gallipoli dove si spo-  ceto, degli spazi amministrativi. Così già nel 1776,
                    sa due volte (nel 1748 e, vedovo, nel 1762) senza     nel contenzioso per il Regio giudicato di città.
                    avere figli. La vita amministrativa della città lo assor-  Nel  1777  divampa  il  conflitto  cetuale,  latente
                    be completamente, e lo immette in quella dimen-       da decenni (e forse per un attimo, negli anni Ses-
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