Page 58 - Avvocati e Giuristi illuistri Salentini
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Veduta di Otranto, sec. XVII, tratta da G. B. Pacichelli, Il Regno di Napoli in prospettiva, Napoli, 1703
Capone che costui con nuovo biglietto sarebbe dei designati alla carica di eletto del popolo, con
stato destinato a leggere nella cattedra istessa, ri- trentuno voti raccolti nel seggio di S. Gennaro
solvette perciò a prenderne volontariamente con- all’Olmo. Alla morte, «fu seppellito cogli onori di
gedo, e qui nemmen sappiamo se ripigliato aves- Conte Palatino nella Chiesa di S. Paolo de’ RR.
se l’esercizio di quella cattedra, ch’egli tenea pri- PP. Teatini, lasciando ad Antonio Romano la sua
ma del 1656, o restato fosse sospeso fino al 1667, speciosa Libreria del valore di ducati 20000 e più»
allorché per mezzo di concorso ottenne la stessa (GiustiniAni, p. 196). Pare che la sua biblioteca
primaria cattedra» (GiustiniAni, p. 195). Da allora comprendesse 500 manoscritti, tra cui molti di età
il successo non gli mancò e fu ben visto dall’ar- medievale.
civescovo cardinale Ascanio Filomarino. Capone Del suo insegnamento sono testimonianza le
fu infatti di orientamento filocuriale e negli anni Disputationes legales, che cominciò a raccoglie-
Cinquanta aveva sostenuto le pretese del cardi- re dal 1649 e che si trovano presso la Biblioteca
nale di impadronirsi di alcune case delle mona- nazionale di Napoli. Tra le sue opere a stampa,
che di Donnaregina, difese da Giambattista De il Giustiniani riporta: Tractatus de dote spectata
Luca. Si trattava di un orientamento derivato dalla (Neap., Typ. Haectoris Cicconii 1651); Institutio-
formazione e rafforzato dall’intima convinzione; nes canonicae juxta familiarem tractandi juris
orientamento che lo conduceva a sostenere che canonici rationem et methodum (Neap., Typ.
il chierico non potesse rinunziare al privilegium Haectoris Cicconii 1652); Tractatus de pactis, et
fori e che gli ecclesiastici dovessero essere esenti stipulationibus (Neap. apud Castaldum 1662);
dalla “bonatenenza” e da varie gabelle. Controversiarum forensium utriusque juris et fori
Non riuscì tuttavia a divenire nel 1670 cap- (Nap. apud heredes Roncalioli 1673). Altre opere
pellano maggiore, rientrando invece nella rosa furono pubblicate postume.