Page 82 - Avvocati e Giuristi illuistri Salentini
P. 82
Avvocati e Giuristi illustri salentini 81
alle umane lettere ed all’arte» guadagnando l’una- lasciare al suo allievo ed amico Pasquale Impera-
nime «consenso dei critici nell’assegnargli il posto trice un plico contenente le sue opere inedite che
fra i primi epigrafisti d’Italia» (Ivi, p. 9). chiedeva di dare alle stampe affinché il ricavato
La sua longevità professionale gli consentì di servisse per la raccolta di fondi per l’acquisto da
ricevere gli onori nel corso di una solenne cele- parte del Comune di Taranto della casa dove vis-
brazione tenutasi presso l’aula di Corte di Assi- se il musicista Giovanni Paisiello. A quindici anni
se di Taranto il 13 gennaio 1939 per i cinquan- dalla sua scomparsa, il consiglio comunale di Ta-
ta anni della vestizione della toga, in occasione ranto nella seduta del 4 febbraio 1952 deliberò di
della quale «vennero adesioni da ogni lembo onorare la memoria di Alessandro Criscuolo con
d’Italia. Uomini insigni del Foro e della Cattedra, la costruzione di un tumulo che riporta una sua
magistrati letterati, personalità della politica, delle epigrafe: «Amò e fu amato. Rise al sole. Pianse in
armi, della stampa. Convennero dalle Curie del segreto».
Mezzogiorno i rappresentanti dell’Ordine degli
avvocati. S.E. il Guardasigilli prof. Rocco lui pure Bibliografia: A. Russo, L’oratore della città: Alessandro Cri-
scuolo, in “L’Eloquenza”, 3 (1913), pp. 383-386; G. De Vin-
aderendo propose alla Maestà del Re per Cri- centiis, Figure forensi. Alessandro Criscuolo, ivi, 26 (1936),
scuolo l’altissima onorificenza di Cavaliere della pp. 272-9; P. impeRatRice, Una gloriosa figura tarentina.
Gran Croce della Corona d’Italia e la partecipò Alessandro Criscuolo, ivi, 28 (1938), pp. 268-82; S. Vinci,
con generoso, nobilissimo telegramma. Di queste Alessandro Criscuolo. Un avvocato tra età liberale e fasci-
smo, Napoli, Esi, 2013.
onoranze dissero tutti i giornali di quei giorni. La Fonti archivistiche: Archivio di Stato di Taranto (A.S.Ta),
rivista “L’Eloquenza” riportò la cronaca e tessé la Fondo Pasquale Imperatrice, cart. 2, fasc. 4, 16. Memoria
biografia dell’avv. Criscuolo, professionista e cit- dell’opera data dall’avv. Alessandro Criscuolo, s.d.; Ivi, cart.
tadino» (Ivi, p. 8). 1, fasc. 19, Corrispondenza Criscuolo; Ivi, cart. 2, fasc. 3.
Scritti inediti Criscuolo.
Si spense il 5 novembre 1938 alla veneranda
età di 88 anni, avendo cura, prima di morire, di Stefano Vinci
De Cesare Giuseppe (Leporano, 24 aprile 1815 - Taranto, 23 agosto 1874)
acque a Leporano nel 1815 da Nicola e da
NVincenza Giannone. La migliore biografia di
De Cesare è quella di L. De Vincentiis (1879, pp.
127-137) che però non richiama le fonti. Compiu-
ti gli studi al seminario arcivescovile di Taranto,
De Cesare si trasferì a Napoli per intraprendere
gli studi legali. Nella capitale frequentò Giuseppe
Pisanelli, Cataldo Nitti e Liborio Romano e aderì
alle idee liberali. Secondo il De Vincentiis (p. 127)
fu questa la causa «onde alla chiusura degli studii
gli venne denegata dal governo de’ Borboni la
laurea dottorale e considerato come attendibile
politico messo sotto la sorveglianza della polizia».
Tornato a Taranto esercitò la professione «sotto
nome altrui» e tenne una scuola privata di studi
letterari dedicandosi a composizioni poetiche e a
traduzioni delle opere classiche. Il pignatelli (1883)
parla di un suo coinvolgimento in un complotto
contro Ferdinando II ordito nel 1846 con Giuseppe
Mignona. Era comunque a Taranto nel 1848 e allo
scoppio dei moti, lesse nel duomo di Taranto un
accorato discorso col quale si dichiarò apertamente
a favore dell’unità e dell’indipendenza d’Italia: per