Page 84 - Avvocati e Giuristi illuistri Salentini
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Avvocati e Giuristi illustri salentini 83
che tradiva la sua autentica natura fatta di grande Eccelleva nel dare disponibilità ai giovani col-
bontà, di tollerante benevolenza, di istintiva ge- leghi, in particolare ai suoi praticanti, come dagli
nerosità. Il più fedele dei suoi discepoli, al primo stessi attestato, prestandosi anche per la sottoscri-
incontro quando fu accolto nello studio per la zione di loro atti e ricorsi per le attività dinanzi a
pratica forense lo descrisse in un appassionato giurisdizioni superiori alle quali non avevano an-
ricordo, di «alta e robusta costituzione fisica, una cora accesso, ai quali trasmetteva non solo le no-
voce tonante anche quando non era necessario, tevoli doti professionali, ma anche le esperienze
un portamento altero sottolineato da un abbiglia- umane acquisite nel diretto contatto con la gente
mento severamente elegante» che impressiona- comune, favorito dalla sua impegnativa attività
vano chiunque al primo contatto e significativa- politico-amministrativa.
mente l’aspirante discepolo in giovanissima età. Apprezzava sostare nel corridoio o nella sala
L’impeto della sua vivacità si accompagnava avvocati del palazzo di giustizia di Brindisi, scam-
alla grande operosità e serietà nell’affrontare, biando non solo esperienze giuridiche con i col-
senza risparmio di energie e senza concedersi so- leghi, ma, quale espressione della sua affabilità e
ste o riposo, gli impegni assunti nella professione cordialità, mirando a attenuare le cariche di ten-
e nella vita pubblica. sioni che si potevano accumulare nel corso dei
Rivestì numerosi incarichi, anche elettivi, nelle dibattiti processuali.
istituzioni amministrative comunali e provinciali: La fiducia nella sua imparzialità, l’apprezza-
le sue doti e il suo impegno di pubblico ammi- mento per la sua cultura giuridica, il suo senso di
nistratore sono testimoniati dalle opere realizzate umana comprensione, la stima dei colleghi, favo-
nella sua città di Mesagne. rì la sua designazione alla carica di vice-pretore
La sua natura umana di idealista, la sua voca- onorario presso il mandamento della Pretura di
zione alla sincerità nei rapporti sociali e l’avver- Mesagne, mantenuta per molti anni, dando dimo-
sione per i compromessi non gli consentirono di strazione non solo della sua profonda conoscen-
raggiungere nella politica i traguardi ancora più za del diritto, ma anche del suo senso pratico e
rappresentativi che gli competevano; nel 1944 era delle sue doti di equilibrio nei giudizi.
stato prescelto, tra le personalità antifasciste della De Francesco concepiva l’avvocatura come
città di Mesagne, per rivestire la carica di commis- lotta per l’affermazione delle giustizia: l’affezione
sario prefettizio del Comune; per il suo notevole di amore per la toga, al limite del fanatismo, la di-
e disinteressato impegno, per rinnovato e lungo mostrò anche nelle sue ultime volontà nelle quali
consenso popolare, fu eletto sindaco della città lasciò scritto che l’unico bene, materiale e imma-
per molti anni, dedicando nello svolgimento del- teriale, al quale era veramente legato e di cui era
le funzioni amministrative un intenso lavoro. geloso, era il suo studio legale, preoccupando-
Poiché privilegiava, su tutto, la professione fo- si di assicurarne la continuità; solo la biblioteca
rense, la considerazione e la stima dei colleghi gli destinò ad arricchire la dotazione del consiglio
consentirono di essere ripetutamente eletto quale dell’Ordine degli avvocati di Brindisi.
componente del consiglio dell’Ordine degli av-
vocati di Brindisi e per il primo, nell’ambito del Augusto Conte
circondario, a rivestire la carica di consigliere nel
Consiglio nazionale forense.
Esercitava la professione con dedizione metico-
losa, impiegando la lunga esperienza professiona-
le e completando e arricchendo le sue conoscenze
culturali giuridiche, con continui aggiornamenti.
Poneva nell’esercizio della professione una pas-
sione che gli derivava da un innato spirito di gene-
rosità e altruismo; le sue difese erano improntate
a sobrietà, efficacia e concretezza, incentrata sugli
atti del processo, senza divagazioni.
Non si esaltava per le vittorie conseguite tutto
proteso alla successiva fatica processuale; sapeva
accettare le sconfitte, andando imperterrito avan-
ti, forte di un miracoloso ottimismo della volontà. Mesagne in un’immagine dei primi del Novecento