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84     Avvocati e Giuristi illustri salentini



                    De Giorgi Mario (Lecce, 2 dicembre 1921 - Ivi, 19 aprile 1999)




                        vvocato  civilista  e  amministrativista.  Rimase
                    Aorfano nel 1930, a otto anni. Il padre, profes-
                    sore e letterato, dopo aver partecipato alla Prima
                    guerra mondiale, tornò a Lecce con la moglie, Ste-
                    fania Scopinich, istriana. Dopo la morte del padre,
                    privi di fonti di sostentamento (il padre non aveva
                    maturato la pensione), Mario, Rosa, ed Ennio, che
                    diventerà un grande e geniale matematico di fama
                    mondiale (Lecce 8 febbraio 1920 - Pisa 25 ottobre
                    1996), furono mantenuti dalla sorella della madre,
                    che si trasferì a Lecce per svolgere l’insegnamento,
                    ed assunse, per via delle leggi fasciste, un cogno-
                    me italiano, Scopìni.
                       Terminati gli studi liceali, Mario si iscrisse alla
                    facoltà di giurisprudenza alla Sapienza a Roma,
                    ma dovette interrompere gli studi durante la guer-
                    ra. Aveva seguito il corso allievi ufficiali ad Avelli-
                    no, e fu mandato da bersagliere a Bologna, e poi,
                    da ufficiale a Villa del Nevoso, all’epoca territorio
                    italiano, sulla frontiera, ora Bisterza, in Slovenia.   vivevano i cugini, ed in quella città completò gli
                    Dopo l’8 settembre, fu catturato dai tedeschi in-     studi  universitari,  divenendo  apprezzato  allievo
                    sieme  ai  suoi  commilitoni.  Arrivati  a  Trieste,  si   di Satta e Bettiol, da cui ricevette l’invito a rima-
                    staccò dalla colonna e si rifugiò in una lavande-     nere come assistente.
                    ria, dove fu nascosto dalle donne che gli diedero        Conseguita la laurea nel luglio 1945, decise di
                    anche un cambio d’abito. Si fermò a Trieste, dove     far  ritorno  a  Lecce,  dove  conobbe  Giuseppina
                                                                          Mormando, futuro avvocato, figlia dell’avv. Do-
                                                                          nato Mormando. Si sposarono nell’agosto 1956.
                                                                          Dalla  loro  unione  sono  nati  Annadina,  Stefano
                                                                          e Donatella. I primi due seguiranno le orme pa-
                                                                          terne, e, sotto i suoi insegnamenti, diventeranno
                                                                          stimati avvocati. Donatella è dottore in agraria.
                                                                             Mario  De  Giorgi  iniziò  quindi,  la  pratica  le-
                                                                          gale  presso  lo  studio  del  suocero,  e  si  occupò
                                                                          dapprima soltanto di diritto civile, per poi inte-
                                                                          ressarsi  sempre  più  appassionatamente  del  di-
                                                                          ritto  amministrativo,  all’epoca  materia  riservata
                                                                          a pochi studiosi. Si iscrisse alla Democrazia cri-
                                                                          stiana, e partecipò attivamente alla vita politica
                                                                          nelle  amministrazioni  locali.  Fu  sindaco  di  Liz-
                                                                          zanello,  nell’immediato  dopoguerra,  consigliere
                                                                          provinciale  e  assessore  a  Lecce  negli  anni  ’60.
                                                                          Negli anni Settanta, fu componente del Comitato
                                                                          regionale di controllo per la provincia di Lecce,
                                                                          organo di controllo della legittimità degli atti de-
                                                                          gli enti locali.
                                                                             Dopo la improvvisa morte per infarto dell’avv.
                                                                          Donato Mormando, nel 1961, ne sostenne lo stu-
                                                                          dio  di  Lecce,  alla  piazzetta  d’Enghien,  che  poi
                    Mario De Giorgi con l’on. Aldo Moro                   lasciò al cognato Vittorio Mormando.
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